Romanzo stranamente artificioso
Romanzo stranamente artificioso. Sembra che McGrath abbia voluto cimentarsi nell'impresa di scrivere al giorno d'oggi un romanzo settecentesco. Somiglia infatti, nell' ambientazione, nei personaggi, e nell'impostazione narrativa, a una via di mezzo fra Cime Tempestose e La lettera scarlatta. Differente è l'aggettivo che mi sento di attribuire a questo romanzo, rispetto al resto della sua produzione, infatti, è poco apprezzabile il taglio storico e meno attento alla psicanalisi del personaggio cosa che rende apprezzabili i suoi romanzi. Harry, il protagonista di "Martha Peake", è il classico poeta maledetto, deforme nel fisico e tormentato dal suo passato, il quale lo porterà ad allontanarsi dall'amata figlia Martha, le cui vicende, a dispetto dell'ambientazione retrò, regalano uno spaccato di vita a mio avviso tremendamente attuale. Un testo da leggere se vi piace il genere che ispira a riflettere sui lati più oscuri dell'animo umano, ma se posso permettermi ho letto di meglio di Patrick McGrath.
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