Bellissimo un vero gioiello
Vantaggi
con un colpo di coda tutto cambia...grande cast
Svantaggi
in una pellicola del genere non ci possono essere svantaggi un vero gioiello
nuovo approdo londinese, Allen cambia incredibilmente registro, dedicandosi ad un film drammatico, con risvolti da vera e propria tragedia (più che greca diremmo shakespeariana) ma con sprazzi che oseremmo definire…divertenti. Si, l’argomento non è per niente “tranquillizzante”, trattandosi della storia di Christopher, ragazzo apparentemente semplice ma che diviene ben presto un arrampicatore sociale, e che viene plasmato dalla famiglia ultra-benestante della ragazza che sposa. Fin qui tutto normale, se non fosse per la relazione extra-coniugale che inizia con Nola che prenderà ben presto dei risvolti drammatici. Il tutto raccontato in una Londra che a tratti viene usata come Manhattan (la scena con il ponte sullo sfondo la dice tutta), ma è una città non per tutti, fatta di negozi ultralussuosi, circoli privati con, fortunatamente, l’inserimento della Tate Modern e della Saatchi Gallery, nuovi templi del culto artistico moderno. Come sempre perfetta la scelta degli attori, che nell’occasione sono uno dei punti di forza del film, soprattutto i due protagonisti, i bellissimi e conturbanti Rhys Meyers e la Johansson, quest’ultima già icona del cinema contemporaneo. Per definire il film ci vorrebbero molti aggettivi, dall’intrigante della prima parte, al claustrofobico della parte finale, è una pellicola che risulta incredibilmente pesante e leggera allo stesso tempo, dove Woody ci vuole dare una lezione di vita su cui si basa tutta la storia: la vita è determinata più dalla fortuna che dalla bravura, utilizzando la metafora, appunto, di uno scambio nel tennis. Così se la pallina tocca, anche solo per poco, il nastro, non si sa dove atterrerà, e da lì saranno condizionati i fatti che seguiranno. Il film ci mette due ore per raccontarci ciò, ma sarà poi tutto vero? Oppure Allen, con un semplicemente geniale colpo di coda, ci smonterà tutto con una sola scena? Questo lo si potrà sapere solo vedendo il film. Un film intelligente, che registra la terza escursione di Allen nel drammatico su un totale di 35 pellicole, e che ci dimostra che a 70 anni appena compiuti, si può fare del gran cinema e produrre dei piccoli gioielli. E “Match Point” è un gioiello davvero speciale…
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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