Opinione su Mi chiamo Rigoberta Menchú - Elizabeth Burgos: Storie vere tutte da leggere
Storie vere tutte da leggere
17/06/2020
Vantaggi
La capacità di capire .....ma quanto siamo fortunati?
Svantaggi
non trovati
Le difficoltà raccontate in questo romanzo fanno parte del vivere quotidiano per il popolo Maya, un popolo che vive alla giornata con quel poco che la natura mette a disposizione e che l’uomo con il potere concede. L’elementarità del racconto è in netto contrasto con le parole che ci mettono a conoscenza di un’oggettività dissimile, il forte senso di appartenenza verso la natura, un rispetto che si manifesta parlando con il grano e con gli animali che sono allevati nei recinti vicino casa, non vi è nessun sfruttamento della terra da parte degli abitanti del villaggio ma solo il suo utilizzo allo scopo essenziale di sfamarsi. Rigoberta conoscerà la brutalità e la violenza perpetrata al suo popolo e vivendola in prima persona, conoscerà la presunta società civilizzata che troverà ogni pretesto per relegare gli indigeni a una posizione di sottomissione e servilismo; imparerà nonostante ciò dalla propria cultura i riti e le credenze indispensabili per essere un buon cittadino della comunità.
Rigoberta crederà fermamente nella propria cultura e nella sua identità Maya tanto da combattere insieme alla propria famiglia e alla propria gente quella forza militare e politica che vuole privare il popolo Maya di ogni dignità umana. Vincitrice del premio Nobel per la pace nel ‘93, Rigoberta Menchù è portavoce di una realtà difficile e di un sopruso ingiustificato e la volontà di un popolo a non soccombere.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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ambientazione
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personaggi
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sviluppo
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adatto a tutti
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