Gigli bianchi e centesimi porta fortuna!
Di Fannie Flagg avevo letto "Torta al caramello in paradiso".
Lì per lì non mi era piaciuto granchè e così lo avevo venduto ma qualcosa di quel romanzo mi è sempre rimasto impresso e mi sono pentita per non averlo conservato in libreria.
Anni fa in un mercatino avevo trovato a pochi spiccioli "Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop" ma avevo così tanti romanzi in giro per casa che aspettavano di essere letti che non l'ho comperato.
E mi sono pentita di nuovo.
Quando qualche settimana fa, tra i libri usati di un negozio che frequento spesso ho trovato al presso speciale di € 2 "Miss Alabama e la casa dei sogni" l'ho acquistato senza ombra di dubbio per evitare l'ennesimo pentimento.
Il libro è costituito da 395 pagine, epilogo compreso, ed è strutturato con tanti brevi capitoli ognuno datato e titolato per rendere l'andamento della storia più preciso e fluido possibile dato che ad un certo punto della vicenda, Maggie si ritroverà alle prese con il mistero dei gemelli Crocker da svelare e quindi si salta all'indietro di una sessantina di anni.
La storia è quella di Margareth Fortenberry, detta Maggie, ex Miss Alabama, oggi bellissima sessantenne.
E' gentile, ancora bellissima, molto precisa ed ordinata, lavora come agente immobiliare e le ragazze dell'ufficio Brenda ed Ethel sono la sua famiglia dato che non si è mai sposata.
Tempo di bilanci per Maggie che decide che non vale la pena invecchiare, ammalarsi ed uscire di scena con una brutta cera.
Meglio progettare nei minimi dettagli il proprio suicidio per una morte dignitosa.
Niente sangue e niente pazzie.
Meglio lasciarsi morire tra le acque del fiume ... o forse no?
Raccontato così potrebbe sembrare un libro macabro e tristissimo ma vi assicuro che non lo è.
Maggie si troverà ad affrontare una serie di imprevisti che sconvolgeranno le sue precisissime liste di cose da fare.
La sua amica Brenda è una totale pasticciona che ne combina una dietro l'altra tra fame compulsiva e quello che lei pensa sia un infarto.
L'agenzia immobiliare dal canto suo non va poi così bene per colpa della concorrenza spietata di Bab Bingington un'arida agente immobiliare che vorrebbe soffiare a Maggie e le sue colleghe la vendita della meravigliosa casa di Crestview.
Insomma, sembra proprio che non si possa morire in pace!
Mi piacciono le donne che popolano questo romanzo, in particolare Ethel una brillante quasi novantenne che svolge ancora brillantemente il suo lavoro e si veste solo di lilla e di viola che sono i suoi colori preferiti.
Non è da meno la leggendaria Hazel Wisenkott, la fondatrice dell'agenzia immobiliare Montagna Rossa dove lavora Maggie, che dopo la sua morte ha lasciato un vuoto incolmabile e tante perle di saggezza, piccoli aneddoti ed episodi divertenti che mai nessuno dimenticherà e che infatti verranno ricordati spesso nel corso del libro.
Dal canto suo Maggie mi rispecchia parecchio con la sua semplicità, precisione e cura dei dettagli.
Anch'io amo lasciare tutto in ordine, stilo continuamente liste, forse non sono così maniacale ma quasi.
Le vicende che si intrecciano sono molto fluide e scorrevoli mai macabre nonostante Maggie stia progettando il suicidio, anzi in un certo modo aleggia qualcosa di buffo in tutta questa vicenda in cui pianificare la morte sembra per Maggie qualcosa da fare con estrema precisione e non d'impulso come tanti potrebbero pensare.
La narrazione dunque è piacevole, il libro si legge bene e velocemente.
Oltre agli imperdibili aneddoti di Hazel ed i borbottii continui di Ethel ho adorato la descrizione dell'incantevole Crestview, una casa dove sarei andata ad abitare molto volentieri ma più affascinante ancora è l'intricata storia della famiglia Crocker che cela un segreto.
Tutto parte dal ritrovamento di uno scheletro e Fannie Flagg è brava a tenerci in sospeso fino all'ultimo facendoci credere che la storia sia andata in un modo mentre poi ci racconta che è andata in un altro.
Sfavillanti i ricordi di Maggie quando ripercorre le tappe che l'hanno portata all'elezione come Miss Alabama, ma come vedremo, il suo passato giovanile cela anche delle ombre e dei rimpianti.
Il tema della morte è presente in entrambi i libri di Fannie Flagg che ho letto, ma è una morte vista come un aiuto dall'alto, qualcosa di illuminante e soprannaturale che non ha nulla a che fare con il dolore e lo sfacelo del corpo.
Basti pensare alle pianificazioni di Maggie o allo spirito di Hazel che sembra aleggiare continuamente sulle sue ragazze facendo trovar loro quadrifogli porta fortuna o semplicemente basta loro pensare a cosa avrebbe fatto lei per farle rigare verso la giusta strada.
Un libro che mi è piaciuto, una storia semplice e leggera ma che offre vari spunti di riflessione perchè non è un libro frivolo.
Affronta temi importanti con un linguaggio comprensibile a tutti, senza angosciare e senza deprimere, anzi a volte strappa anche qualche sorriso!
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