Una poesia per immagini
Film d'animazione del 2014 che all'uscita non mi sono filata di striscio ritenendolo adatto solo a bambini molto piccoli e complice un trailer senza arte nè parte. Ora Netflix me l'ha proposto e ho deciso di vederlo, restandone molto colpita e commossa e quindi rivedendo completamente la mia idea iniziale.
La storia si ba su un'idea molto particolare e onirica, cioè che su questo lussureggiante pianeta in stile Pandora il sole e la luna necessitino di essere spostati da due grandi esseri, controllati da due rispettivi Guardiani. Quando un guardiano diventa troppo vecchio ne viene scelto un altro. I candidati si allenano per anni per essere all'altezza del compito e il giorno della celebrazione vengono nominati pubblicamente. Il guardiano del sole sarà il palestrato e pieno di sè Sohone, mentre per la Luna per un caso fortuito viene eletto il giovane e inesperto Mune invece che il prescelto Leeyoon. Mune è un fauno che ricorda parecchio i Na'vi come estetica ed è parecchio impacciato, e finirà per combinare un casino finchè non ci sarà necessità di sfoderare il proprio coraggio per contrastare un mostro che vuole rubare sia il sole che la luna...
La grafica è veramente, veramente bellissima. La contrapposizione fra le creature dell'ombra e quelle della luce e la presenza di esseri "del crepuscolo" come Glimm, una ragazza di cera che al caldo si scioglie e al freddo si congela, crea un universo molto scenografico ed esotico. Gli esserini bianchi che tessono i fili che legano la luna sono una versione pelosa dei Minions e sono divertentissimi, con una resa facciale ottima.
Le espressioni sono molto curate, gli sguardi, la grafica del corpo dei personaggi e il contesto in cui sono inseriti fa pensare a qualcosa di decisamente superiore a un film indipendente.
Ci sono dei momenti che mi hanno fatto piangere di brutto, soprattutto verso la fine.
A livello di trama c'è una buona dinamica, anche se il film è diretto a bambini e ragazzi e per questo non può contenere elementi troppo cruenti o difficili (per esempio i personaggi finiscono svariate volte calpestati o travolti dalle rocce e non si fanno mai niente).
Alcuni personaggi sono fuori dagli schemi, come il protagonista Mune e Leeyoon, mentre altri mi hanno un po' deluso, una su tutti Glimm. Lei infatti è una ragazza dal corpo fragile ma dalla grande conoscenza delle stelle, e fin qui ci stava molto nell'originalità e nell'anti clichè, ma poi mi scade nella solita tizia in pericolo che deve essere recuperata, sorretta e salvata, con cui si balla e di cui ci si innamora. Che noia. Meno male che verso la fine ritrova il suo eroismo e ci sottopone a un colpo di scena.
Al di là di ciò il film è poetico e coinvogente e molto adatto ai bambini per la sua sensibilità.
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