Opinione su Nel segno della pecora - Haruki Murakami: Non so .....poteva essere meglio!

Non so .....poteva essere meglio!

08/06/2020

Vantaggi

La lettura del libro è impegnativa: non si tratta certo di un romanzo utile a riempire i ritagli di tempo

Svantaggi

È inutile provare a leggere "Nel segno della pecora" poche pagine per volta: occorre il tempo necessario ad entrare nel mondo in esso descritto e - allo stesso tempo - a lasciar entrare quel mondo in noi.


"Nel segno della pecora" è il terzo volume di Murakami a cui mi sono accostato, dopo "L'elefante scomparso e altri racconti" e "After dark". Lo stile della narrazione è continuamente attraversato da immagini oniriche, immagini che risultano ancora più efficaci perché inserite nel contesto di mediocre grigiore - e talvolta di degrado - in cui i personaggi del romanzo si trovano a muoversi.
Un fattore importante della poetica di Murakami è il soffermarsi, nella descrizione di persone, luoghi o situazioni, su elementi che mai verrebbero usati come attributi - per usare un termine aristotelico - "sostanziali": capita di imbattersi in una ragazza "con le orecchie bellissime", o di convivere per tutta la durata del romanzo con un protagonista di cui si conosce la marca di sigarette preferita ma non il nome.
Il fatto che le informazioni fornite da Murakami al lettore siano così "parziali" ha come conseguenza lo spostamento dell'attenzione del lettore dai personaggi alla storia, dagli agenti all'azione: questa scelta narrativa esige da chi legge uno sforzo interpretativo maggiore rispetto a quello che viene normalmente richiesto da una narrazione lineare e completa.
Murakami non è il tipo di scrittore che offre ai suoi lettori una storia dai confini definiti, il cui sviluppo è tranquillamente osservabile dall'altra parte di un vetro ben trasparente; la finestra oltre cui si svolge la narrazione di "Nel segno della pecora" ha i vetri appannati: si possono riconoscere i contorni di alcune figure, ma per capire cosa stia accadendo occorre entrare in prima persona in un mondo che si costruisce su se stesso pagina dopo pagina.
La lettura del libro è impegnativa: non si tratta certo di un romanzo utile a riempire i ritagli di tempo; la mia esperienza di lettore di Murakami mi ha insegnato che, per essere apprezzate, le sue storie hanno bisogno di sessioni di lettura lunghe, magari anche distanti tra loro. È inutile provare a leggere "Nel segno della pecora" poche pagine per volta: occorre il tempo necessario ad entrare nel mondo in esso descritto e - allo stesso tempo - a lasciar entrare quel mondo in noi.

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Altre opinioni degli utenti su Nel segno della pecora - Haruki Murakami

  • jimorris
    opinione inserita da jimorris il 17/06/2020
    Questa è considerata la prima oepra di Murakami, un'autore che molto ho apprezzato in questi anni, ma non so se ne sarei diventato appassioanto se loa vessi letto per primo. Il Boss vuole distruggere ...
    Continua a leggere >
    opera prima, stile, germogli dei lavori futuri
    lineare, finale
  • blase
    opinione inserita da blase il 16/06/2020
    Considerata l'opera d'esordio del grande Murakami, cosa che ho saputo nel mio percorso che,tra l'altro scoperto essere una sorta di viaggio a "ritroso", di questo genio letterario. Durante la lettura,...
    Continua a leggere >
    Non manca di certo la componente onirica, che personalmente evidenzio, mettendola ogni volta come "primo piano" tra le caratteristiche dell'autore. Vi troviamo anche la "sottomissione" dell'uomo di fronte al potere corrotto o - corruttibile - della politica.
    stranissimo
  • clary
    opinione inserita da clary il 12/06/2020
    E rieccomi qui, ancora con un Murakami dal titolo "Nel segno della pecora", come saprete in molti, è stato il terzo romanzo di Murakami, ma il primo ad aver riscosso i favori della critica e del pubbl...
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    Consigliato a chi ha letto... Se volete una lettura leggera e senza pretese
    E’ uno scrittore dove lo stile è divampante, dove non si rimane immuni ad uno scrivere che magari non piace
  • kira1992
    opinione inserita da kira1992 il 09/06/2020
    Quando ho letto le prime frasi del romanzo "Nel segno della pecora" di Haruki Murakami , poi le prime righe, il primo capitolo sono rimasto attonito. E’ un modo di scrivere apparentemente bizzarro, pe...
    Continua a leggere >
    100%
    ’è uno stile molto personale nel raccontare ed imbrigliare il lettore, che divertito e catturato segue questo filo narrativo che logico non è quasi mai, ma è un dipinto che prende forma lentamente in un foglio bianco, dove si viene accompagnati in un racconto
    molto strano ma..... ?????
  • fb-656
    opinione inserita da Silvia Bollini il 06/06/2020
    PRIMA OPERA di Haruki Murakami dal titolo "Nel segno della pecora"? Indefinibile ...ma....un po’ stupidino, un po’ sempliciotto, alle volte eccessivamente manieristico, altre decisamente troppo affett...
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    100%
    Un libretto leggero, che si lascia leggere, e anche volentieri ad onor del vero
    non saprei veramente come definire un libro del genere, a metà tra la realtà e l'illusione. non è nè bello, nè brutto, solo che quando l'hai finito ti lascia pensare a tutta la storia, andando a ritroso, per cercare di capire più di quel poco che ti ha fatto intendere l'autore