Opinione su Paulie - Il pappagallo che parlava troppo: Mango mango mango!
Mango mango mango!
14/12/2016
Vantaggi
bellissimo
Svantaggi
se non piace il genere
Non potevo perdermi assolutamente "Paulie - Il pappagallo che parlava troppo" una commedia girata negli Stati Uniti nel 1998 veramente ben realizzata che racchiude in sè, al di là della storia, l'essenza stessa di avere in casa un pappagallo e le sue potenzialità.
Paulie è un conuro capoazzurro che viene regalato a Marie da suo nonno ancora piccolissimo e quasi senza piume.
Come succede quando si ha un pappagallo, si instaura tra Paulie e Marie un legame indissolubile.
I due sono inseparabili, Marie lo porta sull'altalena, gioca con lui, non se ne separa neanche durante la notte dato che Paulie dorme su un trespolo in camera di Marie.
La piccola è balbuziente e grazie a Paulie imparerà a parlare meglio ma con grande fatica.
Suo padre però non crede che la piccola possa trarre davvero beneficio da quel pappagallo soprattutto perchè Marie continua a dire che parla meglio grazie a Paulie ed anzichè giocare con le sue coetanee passa intere giornate con il pennuto.
Paulie viene così venduto e qui comincia la sua rocambolesca avventura per ritrovare Marie.
Paulie racconta le sue peripezie a Misha, un inserviente del laboratorio in cui ora si ritrova rinchiuso, confinato in una gabbia dello scantinato.
E' un film bellissimo ed emozionante.
Paulie è un esemplare stupendo dai colori sfolgoranti che sono così belli anche in natura.
E' evidente che nella realtà un pappagallo non parli in maniera così fluida e che nel film è doppiato per rendere la storia più divertente e surreale ma andando al di là degli effetti speciali fa molto riflettere su quello che sono davvero questo genere di pennuti spesso sottovalutati.
Il padre di Marie è il classico pressapochista che crede che i pappagalli non capiscono niente e ripetono i suoni a caso solo perchè li sentono.
E' addirittura convinto che sia nocivo per la sua bambina quando invece l'amicizia di un pappagallo è reale e sincera.
Il pappagallo si affeziona davvero al suo padrone proprio come Paulie si affeziona a Marie ed è vero che un pappagallo ti segue ovunque e vuole stare sempre con te facendoti davvero una compagnia che neanche il più stretto degli amici è in grado di regalarti.
Il centro studi dove viene rinchiuso è il classico esempio di come anche molti esperti non sono in grado di gestire questo tipo di animale.
Le ali non vanno mai tagliate anche rischiando che il pennuto fugga.
E' un po' come tagliare una mano ad una persona per evitare che faccia danni.
Inoltre non sono animali fatti per essere tenuti in gabbia.
Nessun animale va tenuto in gabbia, il pappagallo men che meno perchè si stressa e ne soffre emotivamente ed infatti ad un certo punto Paulie decide di non parlare più con nessuno proprio per la sua grande sofferenza.
Marie ed Ivy sono gli esempi positivi di come un pappagallo va gestito.
Entrambe infatti non lo tengono in gabbia, non gli tagliano le ali, offrono un cibo vario e nutriente, si intrattengono piacevolmente con Paulie parlando con lui, portandolo sulla spalla come i pennuti amano fare, ci giocano e si capisce chiaramente che gli vogliono davvero bene e lo trattano come un vero e proprio amico.
Marie lo traveste addirittura da fatina, mentre Ivy (la seconda padrona di Paulie) quando perde la vista lo considera il suo pappagallo guida e Paulie le sarà vicino anche quando il resto del mondo sembra essersi dimenticato di lei e la malattia agli occhi la renderà completamente cieca.
Una commedia divertente ma anche commovente, un film che va visto andando oltre la trama, superando finalmente la barriera che ci porta a considerare gli uccelli dei soprammobili da tenere in gabbia ed a cui dare qualche semino ogni tanto.
Se avete un pappagallo o se avete intenzione di comperarlo è un film davvero educativo!
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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ambientazione
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personaggi
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sviluppo
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adatto a tutti
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