Una pesca molto particolare, la pesca tabacchiera
Mi ha sempre incuriosita nel reparto frutta dei supermercati quella pesca che si chiama -tabacchiera- nome derivato probabilmente dalla forma estremamente particolare di questa pesca, come se fosse stata schiacciata tra due pesi, leggermente concava al centro, proprio come se fosse una tabacchiera, cioè la scatoletta dove una volta si teneva il tabacco sfuso da fiutare o da mettere a mucchietto in bocca. Qualcuno invece dice che ricorda il pianeta Saturno, da cui il secondo nome.
La pesca tabacchiera è anche detta saturnina o piatta, chiamata affettuosamente -rotella- e proveniente dalla Cina: come varietà in Italia è piuttosto rara, coltivata in due zone particolari, intorno all'Etna e in Emilia Romagna. Pur essendo abbastanza rara, si trova comunque nei migliori supermercati.
Le sue caratteristiche sono:
-forma arrotondata, ma schiacciata,
-dimensione medio piccola, inferiore di certo a quello di altre varietà di pesca,
-buccia molto vellutata (alcuni dicono addirittura pelosa) di color rosso, rosa, bianco mischiato, a chiazze
-polpa bianca, succosa, sapore dolce, molto dolce,
-nocciolo molto piccolo (più di quello dell'albicocca) che si stacca facilmente dalla polpa e in genere non si spacca,
-tempo ristretto di conservazione dalla raccolta, massimo tre/ quattro giorni,
- frutto come tutte le pesche ipocalorico, cioè 26 calorie/ etto, per cui cui si adatta alle diete.
Bisogna ricordare che il tipo particolare di buccia assorbe molto terra e polvere, per cui va lavata con cura e con uno spazzolino, mentre chi vuole sbucciarla si troverà nell'impaccio di non riuscire a distaccarla bene dalla polpa e di doverne quindi perdere delle parti.
Si mangia come frutta, ma viene soprattutto usata per produrre gelati o sciroppi, ma ultimamente viene anche abbinata a certi piatti come addirittura il pesce.
Come difetto, essendo rara, presenta un prezzo più alto delle altre tipologie di pesche.
Segnala contenuto