UNA DI NOI IN CIASCUNA DI LORO
E' stato il primo libro che ho letto. Avevo 7 anni, più di vent'anni fa.
Manca un tassello nella vita di ogni donna, se non ci si è immedesimate almenno una volta, in una delle sorelle March. Io mi sentivo Amy, la più piccola, vanitosa e irriverente. Stetti una notte con una molletta da bucato sul naso, per imitarla. Inutile dire che non ebbi mai il nasino alla francese.
Quando passeggio con mia nipote, entro sempre in una libreria. Spero che un giorno afferri un bel libro e insista per farselo comprare, al posto dell'ennesimo album delle pricipesse. La letteratura per ragazzi oggi è grandiosa: quelle copertine sfavillanti, quei titoli accattivanti, mi fanno venir voglia di tornare bambina. Ai miei tempi era molto più ridotta: Piccole Donne, Il giardino segreto, Pollyanna, Tom Sawyer, per i più avventurieri Salgari o Verne, per i più sprovveduti (che non sapevano a cosa andavano incontro) Libro Cuore e i Ragazzi della via Paal. I romanzi dei nostri tempi non sempre avevano il lieto fine. Lasciavano il magone quando riponevi il libro sul comodino ma anche la il senso di serenità e la consapevolezza della nostra fortuna, quando mamma spegneva la tua bajour.
Non è una recensione questa, forse più una riflessione che rivolgo alle mamme e alle zie: lasciate che nelle menti delle vostre bambine, oltre a fatine svolazzanti, ammiccanti e fashion, ci sia posto anche per una ragazza che, seduta alla scrittoio, pensa a cosa farà da grande.
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