Opinione su Pochi inutili nascondigli - Giorgio Faletti: Lettura è agevole, poco impegnativa

Lettura è agevole, poco impegnativa

20/04/2020

Vantaggi

Lettura è agevole, poco impegnativa

Svantaggi

non trovati


Sette racconti, come i giorni di una settimana, per tastare l’abilità di Faletti nella narrativa breve.

1. Una gomma e una matita. Il commissario Valente indaga su un caso inverosimile: un assassino compie una mattanza senza lasciare indizio alcuno. I corpi delle vittime vengano cancellati, come fa la gomma con un segno di matita sulla pagina. Pare che la storia non sia granché originale, perché riprende l’idea di Duma Key di Stephen King. Un apologo sull’irrazionalità del male e dell’inconscio? L’orrore di fronte all’utilizzo perverso della fantasia?

2. L'ultimo venerdì della signora Kliemann. Sull’isola d’Elba, quattro amici al bar – come nella canzone di Gino Paoli – spettegolano alla stregua di comari al mercato. Nell’imminenza dell’estate, l’isola si ripopola di turisti e stagionali come da cadenza annuale. Anche i tedeschi Kliemann hanno raggiunto l’isola per le consuete vacanze. Un po’ in anticipo rispetto al solito. Per di più la signora Greta sembra nascondere un segreto. Un affresco dell’isola, basato sul contrasto tra locali e turisti. Riprendendo un altro contrasto: quello tra ciò che sembra e ciò che è.

3. Graffiti. Il professor Marino insegna lettere in un liceo di Torino e, giorno dopo giorno, accresce il proprio odio sordo nei confronti del mondo. Un bel giorno incontra alla fermata del tram una ragazza con un cappotto rosso e i capelli biondi. La sua vita sembra destinata a cambiare. Una critica al mondo delle apparenze? La convinzione che spesso la mostruosità umana si nascondo sotto un atteggiamento mite?


4. Spugnole. Un vecchio e il suo cane ricevono la visita interessata di due speculatori, che vogliono acquistare la proprietà per costruire un villaggio residenziale. Il vecchio non vuole vendere e perfino il terreno si ribella al suo destino di vittima della speculazione edilizia. Reagendo in malo modo.

5. La ragazza che guardava l'acqua. Un mostro marino vive in segreto in un lago, proprio come Nessie a Lockness. Una ragazza sola e tormentata, avvicinandosi al lago, trasmette vibrazioni insolite al mostro. Come ne “La bella e la bestia” o in “King Kong”, il sentimento trascende la diversità. Un racconto costruito perché il lettore parteggi per chi, più che artefice di male, sembra vittima.

6. L'ospite d'onore. Un giornalista romano scopre per caso dove si è rifugiato Walter Celi, il più grande showman italiano, scomparso da alcuni anni dopo un episodio tragico: la morte in diretta di una soubrette. Lo scoop giornalistico è un’intervista in cui lo scomparso racconta di uno strano incontro.

7. Physique du role. Il regista Andrea Marchesini è sul set per realizzare un film sulla licantropia. Deve scegliere l’attore protagonista. Coincidenza fatale! L’orrore oggetto del film è lì vicino al set, nella vita reale.

I “pochi inutili nascondigli” sono quelli nei quali l’uomo vanamente cerca di ricacciare pensieri indicibili, pulsioni negative e malvagità. Sono inutili perché l’impulso al male rinasce ogni volta come le teste dell’Idra, sono inutili perché – a seconda dell’angolo di visuale – il carnefice può risultare vittima e viceversa. Le ambientazioni sono varie, alcune amene (il mar Egeo del primo racconto, l’isola d’Elba del secondo, l’Umbria e i Caraibi), altre metropolitane (Torino e Roma). La lettura è agevole, poco impegnativa

Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.

Segnala contenuto

clary
clary 827 opinioni Aggiungi agli amici


  • trama
  • ambientazione
  • personaggi
  • sviluppo
  • adatto a tutti
Valuta questa opinione

Ti sembra utile quest'opinione?

Scrivi un commento

Questa funzione è disponibile solo per gli utenti che hanno effettuato il login

Altre opinioni degli utenti su Pochi inutili nascondigli - Giorgio Faletti

  • kira1992
    opinione inserita da kira1992 il 12/05/2020
    Questa è una raccolta di sette storie brevi ma intense che il compianto e bravissimo Faletti ci ha lasciato; in essi, egli ci regala sette spaccati e sette protagonisti diversi l'un dall'altro, con co...
    Continua a leggere >
    splendido
    personalmente non trovati
  • fb-656
    opinione inserita da Silvia Bollini il 05/05/2020
    La venuta di un'anziana coppia di tedeschi in un paesino toscano, per passarci l'estate come ogni anno... ma fin dal loro apparire nella piazzetta, si capisce che qualcosa è cambiato. La ricerca di un...
    Continua a leggere >
    100%
    Le sette storie sono tutte belle
    non ci sono svantaggi
  • galaxy93
    opinione inserita da galaxy93 il 02/06/2017
    Un'altra mia grandissima passione è la lettura e devo ammettere che Giorgio Faletti mi piace molto come croce. Anche in questo libro si nota uno stile di scrittura sempre rivolto a far conoscere il pi...
    Continua a leggere >
    La lettura riesce ad essere profonda grazie ad una storia molto intensa.
    Non ci sono per me.
  • zafferano
    opinione inserita da zafferano il 03/04/2017
    Ho sempre stimato questo scrittore, vuoi per le sue storie appassionanti e vuoi per il suo stile che non stanca mai la lettura. Anche in questo libro Faletti ha compiuto un ottimo lavoro, a partire da...
    Continua a leggere >
    100%
    storie
    nessuno
  • iris
    opinione inserita da iris il 30/03/2016
    Giorgio Faletti è uno scrittore che ho apprezzato sin dagli esordi. Conosciuto come comico, indimenticabile il personaggio di Vito Catozzo, il poliziotto panciuto di Drive In e poi come autore di canz...
    Continua a leggere >
    100%
    Bello e coinvolgente
    nessuno