Quel che conta ... è il lucidalabbra!
In questo periodo non ho né molto tempo né molta voglia di leggere.
Essendo poco ispirata all'acquisto di nuovi testi, ho rispolverato questa graziosa collana di variopinti libricini adolescenziali che qualche anno fa (più di qualche a dire il vero!) io e mia sorella leggevamo divertendoci un sacco.
Alcuni sono davvero molto carini, uno l'ho addirittura comperato lo scorso anno perché non lo possedevo ancora, ma questo libro dal titolo lunghissimo e abbastanza eloquente è del tutto insulso.
Sono stata attirata alla rilettura di questo libricino dal titolo simpatico e dalla bella copertina fuxia ma francamente di queste 135 pagine non ce n'è una che mi abbia colpita e divertita.
La storia è strutturata a mo' di diario che la protagonista quindicenne Georgia aggiorna anche più volte al giorno a volte con un racconto altre magari con una sola frase.
Ci racconta praticamente le sue disavventure domestiche con la sorellina minore, la pasticciona Libby, il loro gatto che vuole a tutti costi raggiungere Naomi la gattina dei vicini di cui è innamorata ed ovviamente ci racconta di quello che combina con la sua comitiva.
Il ritratto che ne esce però è quello di adolescenti completamente scriteriate che hanno come unico obiettivo quello di avere il lucidalabbra ben steso e le unghie perfettamente smaltate, Georgia in primis dato che è la protagonista e la storia è scritta in prima persona.
Non è interessata alla scuola, non ha nessuna considerazione dei genitori, trascorre la vacanza in Scozia facendo il conto alla rovescia dei giorni che mancano a tornare a casa snobbando la compagnia di alcuni ragazzi della zona che la invitano ad uscire con loro e fare amicizia.
Tra l'altro la parte ambientata in Scozia che viene citata addirittura nella quarta di copertina speravo occupasse buona parte del libro perché amo le descrizioni paesaggistiche di quella zona.
Invece la vacanza scozzese si riduce a pochissime pagine e pure mal sviluppate.
Francamente questa ragazzina mi sta antipatica.
Gli altri romanzi della stessa collana non sono così tanto superficiali!
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