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2 Opinioni per Quinto Comandamento - Valerio Massimo Manfredi
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  • jackb60
    Dei veri eroi
    opinione inserita da jackb60 il 29/12/2019
    Quinto comandamento libro scritto da Valerio Massimo Manfredi inizia con un uomo di nome Jean Lautrec che come una furia entra nell'ospedale di Imola siamo nel 204 e lui incurante di tutto e di tutti arriva nella stanza dove in un letto sedato e intubato si legge di un altro uomo. Marco Giraldi sacerdote è riuscito miracolosamente a sfuggire ai sicari assoldati dalle multinazionali che volevano farlo fuori causa le sue ostruzioni per evitare la distruzione della foresta amazzonica e del suo popolo. I due uomini si erano conosciuti tempo prima in Congo nel periodo in cui il paese stava ottenendo l'indipendenza dal Belgio, ma improvvisamente la situazione precipita e grazie alle parole di un giovane del posto Patrice Lumumba si scatena la guerra civile. Tanto cruenta da mettere a ferro e fuoco tutta la nazione e scatenandosi gli uni contro gli altri nbon salvando nemmeno donne e bambini, il sacerdote rimarrà cercando di salvare i suoi confratelli. Ovviamente da solo non potrà fare niente e allora si troverà a comandare una squadra tanto scalcinata fatta da personaggi disadattati ma molto bravi che si uniranno e porteranno alla salvezza molte persone. Lettura molto interessante per capire le sinergie degli interessi globali delle multinazionali.
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    la storia ripercorsa
    nessuno
  • sheffield18
    Porgi l'altra guancia o imbraccia il mitra?
    opinione inserita da sheffield18 il 02/11/2019
    Quinto Comandamento, Non Uccidere: è questo l'argomento sotteso all'intenso racconto che Valerio Massimo Manfredi affronta in questo romanzo ispirato a fatti veri. La storia è quella di un padre missionario italiano, padre Marco Giraldi che viene inviato in Congo in uno dei periodi più orribili della storia di quel paese, il momento cioè in cui il Paese torna alla libertà dopo la colonizzazione belga per cadere in un vero girone infernale di guerre civili che distruggono anche il brandello più lontano di foresta. Il tema è quello del comportamento in queste circostanze: padre Marco dovrebbe guardare e basta ed invece decide di intervenire per aiutare e salvare vite umane e ad un certo punto, rimane così coinvolto che non può più tenersi lontano dalle armi e deve scegliere se usarle, o porgere l'altra guancia. Il dilemma che lo tormenta e cui il lettore viene posto di fronte, è terribile e la sua scelta è irrevocabile: deve intervenire. La storia è ispirata a quella di padre Angelo Pansa, che ha raccontato in molte interviste le sue scelta di vita, quelle scelte che Manfredi ha qui descritto molto bene, allontanandosi dalla storia antica di cui è innamorato per portarci ad un periodo più recente e coinvolgente. Libro assolutamente consigliato.
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    romanzo ispirato a fatti veri che fa riflettere
    nessuno