Opinione su Ratatouille: Una "prelibatezza" d'animazione... Capolavoro

Una "prelibatezza" d'animazione... Capolavoro

29/11/2019

Vantaggi

Brillante, poetico, "gustoso", divertente, sopratutto per chi ama la cucina, il cibo, ma anche Parigi

Svantaggi

non in particolare


Dopo averlo visto di nuovo, confermo il suo esser uno dei miei 5 film d'animazione in assoluto.
Lo apprezzavo anche ai tempi della scuola, dato che frequentato l'alberghiera, che aveva promosso la sua visione dato che è ambientato in una cucina e molti aspetti tecnici vengono citati o descritti. Era infatti, il "nostro settore"...

Il film dura quasi 2 ore, come spesso capita per i colossi della Pixar.

Parla di un topo, Remy, che ha sempre avuto una tendenza al cibo, ma in maniera diversa della sua colonia. Simpatizzando per il mondo umano, che sperimenta crea con i sapori, desidererebbe anche lui diventare uno chef.
Il suo ideale guru culinarin è il giovane ma grande cuoco Gusteau, il cui motto era "tutti possono cucinare".

Per eventi imprevisti, il nostro roditore protagonista si ritrova senza "parenti" a Parigi. Per delle serie di motivi, farà amicizia con uno sguattero imbranato di origini italiane, grazie al quale Remy potrà seriamente sperare
di poter inseguire e raggiungere il proprio sogno...

Chiaro che una cosa che mi condiziona maggiormente nell'apprezzarlo è la trama incentrata sull'alta cucina, o comunque sul mondo alberghiero.
Infatti, film come Cars che era tutto incentrato sul mondo dei motori (settore cui ho tolleranza se non allergia), mi è piaciuto ma non lo considererei uno dei miei film preferiti. È anche vero però, che paradossalmente uno dei miei film recitati preferiti è Il diavolo veste Prada, che è ambientato in un settore che non ho mai apprezzavo, quello della moda.

Ma complessivamente è comunque è un film poetico, divertente, pure romantico e d'azione, perciò è eccellente in quasi tutti gli aspetti.

Certo, c'è poi l'affascinante contrasto nella storia, dove il protagonista principale è proprio un ratto che ama cucinare.

Nella nostra realtà attuale è un animale discriminato da molti, più o meno giustamente, causa la trasmissione di malattie pericolose, ma che spesso è a causa di immondizie e altre porcherie umane, unite alla grossa natalità e invadenza dei ratti...
Perciò questo paradosso è piuttosto curioso e divertente, come presupposto narrativo.
Questo "delizioso" (è il caso di dirlo) contrasto presente alla base della narrazione mi ha fatto ricordare un simpatico aneddoto del primo anno di superiori, dove il nostro temporaneo professore di cucina un pò "fissato" tendeva spesso a "prepararci psicologicamente" di tappare i buchi dei muri della futura cucina d'istituto che avremmo utilizzato, pensando di trovare "tipo un' invasione di ratti"...
Per la cronaca, mai incrociato uno, non so dove il professore aveva cucinato fino a quel momento...

Tornando al tema dell'opinione, con questo film ci si immerge veramente nel mondo alberghiero, sopratutto culinario, tantopiù di alta cucina francese.
Non mi sorprende che veniva fatto vedere in quei istituti, dato che ci sono più scene esplicite di clima lavorativo ristorativo, inclusi nomi e attrezzi del mondo alberghiero di alta classe.

Anticipando parte della trama che non avevo scritto, a un certo punto di difficoltà, agli inizi della storia quando si sente perso a Parigi da solo, Gusteau (deceduto da un pò di tempo) gli "appare", e come un grillo parlante lo spingerà a cucinare e a inseguire questo suo sogno.
Un'espediente narrativo abbastanza prevedibile, dato che il protagonista è un roditore, e il suo "maestro" è deceduto. In realtà dal commento dell'edizione DVD si scopre che era tecnicamente troppo difficile inserire un'ulteriore sotto trama riguardante un vero rapporto tra il cuoco e il topo, perciò si ha deciso di questa sorta di fantasmino/grillo parlante.
Che non si tratti di una "apparizione sovranaturale" è confermato dal fatto che in varie scene di una scena "Gusteau" gli dice frasi tipo: "Che ci posso farci, son frutto della tua immaginazione!?".
Inoltre ciò che gli comunica son cose che gia il roditore sa già, nel suo intimo.
Perciò è la coscienza di Remy che lo spinge e motiva nelle sue scelte, sotto forma del suo ammirato cuoco.

Anticipando notevolmente la storia, è invece molto originale l'altro espediente, cioè che Remy stando sul capo di Alfredo e tirandogli i capelli, lo spinge a far movimenti involontari, rendendolo un conscio "burattino" con una grande abilità ai fornelli (dato che il giovane è piuttosto disastroso come cuoco). Quindi la mente è il topo, le braccia e il corpo il ragazzo.

La parte conclusiva, è piuttosto poetica, e fa riflettere su l'importanza anche dei ricordi che condizionano la percezione di un gusto.
Collegandomi alla questione, direi infatti che il personaggio più interessante del film è proprio il critico gastronomico Anton Ego, visto come si sviluppa il suo carattere durante il film...

Anche in questo film troviamo 2 storie parallele che si intrecciano, ratto protagonista e i suoi amici, e umani.

Film originale, con ambientazioni di un'affascinante Parigi e musiche caratteristiche che di sicuro faranno "gola" anche ai semplici appassionati dell'atmosfera parigina.

Buon umorismo (ormai classico, da Disney Pixar), e pure un certo risvolto romantico.
Musiche molto evocative, un pò retrò ma di chiara ispirazione francese. Son piuttosto azzeccate, leggere, godibili, poetiche pure queste.

So che esiste anche un edizione singola e anche una lussuosa con cover in metallo. Quella vista da me, come ho detto all'inizio, è quella a 2 dischi.

È un edizione piuttosto ricca di contenuti extra, per chi li apprezza... Io si, mi piace sempre vedere i retroscena dei film e le curiosità...

Tra i miei preferiti film d'animazione, che certamente consiglio.
Una "prelibatezza" d'animazione... (è proprio il caso di dirlo)


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locusta91

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    Trama interessante e originale - Diversi colpi di scena per un film del genere - Divertente e adatto a tutti.
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    opinione inserita da exelidin il 23/11/2018
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    Film eccezionale; ottima storia; narrazione ben fatta; bella colonna sonora
    Assolutamente nessuno