Opinione su Re Lear - William Shakespeare: Potere e pazzia di Re Lear
Potere e pazzia di Re Lear
04/02/2019
Vantaggi
Ancora una grande tragedia di Shakespeare, che, con Re Lear (e le sue figlie) rappresenta i volti maligni del potere, rappresenta
Svantaggi
Re Lear è una tragedia "titanica", e secondo me non si riesce a farsene un'idea precisa se non la si vede a teatro.
Re Lear è ormai all'epilogo delle sua vita, e decide di "ritirarsi", spartendo i suoi dominii tra le tre figlie: due delle quali sono degne figlie di tanto padre: richieste di dimostrare (a parole) il loro amore per il vecchio genitore, le due "dame" si sprecano in elogi e gli promettono amore eterno e sconfinato.
La terza, Cordelia, è invece più onesta, dicendo di amarlo, sì: ma "quanto basta". Re Lear, ormai da tempo avvezzo soltanto alle adulazioni di Corte, e ormai chiaramente avviato a un'evidente senescenza, s'infuria con Cordelia, diseredandola. Il tutto, nonostante i saggi consigli d'un suo fedele cortigiano, il quale lo avverte ch'era stata una pazzia privarsi di tutti i beni, restando in balìa delle due figlie, e dei loro degni mariti.
Ben presto Re Lear s'accorgerà della veridità di quanto gli aveva profetizzato il suo saggio consigliere, coadiuvato in ciò anche dal buffone di Corte, che lo aveva avvertito a sua volta d'aver compiuto una follia. La "rivelazione" della realtà delle cose avviene per Re Lear nel corso dello scatenamento d'una tempesta furibonda: egli si trova, ormai solo e abbandonato da tutti, travolto dalla furia della natura, e accompagnato soltanto dai suoi servi più fedeli: il cortigiano e il buffone di Corte.
Travolto dalla tempesta infernale Re Lear comprende infine se stesso: egli è stato un uomo abbarbicato al potere, e che nella sua vita aveva compiuto enormi nefandezze. Egli era lo "specchio" delle due figlie che si erano dimostrate "amorevoli" soltanto a parole, e che poi l'avevano buttato via come uno straccio una volta impadronitesi dei suoi beni e del suo antico "potere". La sua vita nefanda scorre davanti a Re Lear come in un film: Egli non resiste di fronte alla crudezza della realtà e della verità: come travolto dalle furie, impazzisce.
E questa sarà la sua condizione fino alla fine: le due figlie e i loro consorti, anch'essi accecati dal potere e dalla follia, incrudeliscono sul vecchio ormai folle. Soltanto Cordelia, verso la fine della tragedia, mostrerà al padre, e poco prima di morire anch'ella, un poco di filiale pietà. Re Lear comprende quanto amore gli avesse portato Cordelia quando ella gli muore tra le braccia: per un momento, un attimo soltanto, la mente gli si snebbia, e Re Lear "capisce" fino in fondo la terribilità di quella perdita.
Anche Re Lear muore: in fondo, credo, fosse quello l'esito più pietoso per un uomo a suo modo grande un tempo, ma che aveva compiuto errori tragici nella sua vita: errori, e in special modo la brama immensa di potere, che l'avevano condotto a perdersi nelle nebbie della follia.
Ritorno ora a Orson Welles, ribadendo che, a mio modo di vedere, "nessuno" ha mai più eguagliato questo attore nella rappresentazione della tragica figura di Re Lear.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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ambientazione
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personaggi
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sviluppo
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adatto a tutti
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