Un gentiluomo dal passato.
Questa è una delle commedie che adoro e guardo tutte le volte che viene trasmessa, probabilmente per la sua linearità e semplicità con la quale riesce a strappare una risata.
Il protagonista è Adam, figlio dei coniugi Fraser che si sono interrati nel bunker sotto casa nel 1962 durante la crisi missilistica con Cuba e non sono più usciti finchè, negli anni novanta, il cibo comincia a scarseggiare e mandano il figlio alla ricerca di sopravvissuti e provviste.
Adam, quando esce, scopre che la civiltà è rifiorita e s'innamora di Eva, una ragazza che lo aiuta ad ambientarsi nella nuova Los Angeles.
Quello che mi piace di questa commedia è la sua semplicità tipica delle commedie anni novanta ed è proprio questo anche l'argomento di questa storia che mostra come le ragazze degli anni novanta apprezzano la semplicità di questo ragazzo sbucato dal passato e mi fa pensare a come anch'io rimpiango i tempi più semplici del passato.
L'uomo si evolve e continua ad andare avanti in una corsa senza senso che complica solo le cose e ci rende tutti un pò meno felici.
Il film è piuttosto lineare, semplice, divertente e... mi ha spinto a cercare pezzi di valore fra le mie vecchie ciafrusaglie e a conservare con cura le cose tipiche dei miei anni sperando che acquistino valore in futuro.
Consigliato ai malinconici.
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