Spaccato della Sardegna di fine Ottocento
Autore Marcello Fois, nato a Nuoro nel 1960 .
Il romanzo è ambientato a Nuoro, in una Sardegna di fine Ottocento, appendice di un Italia appena unificata che vive il "continente" come troppo lontano.
Si tratta di un giallo che non potrebbe svolgersi altrove... è un giallo "sardo", ambientato su quel colle "sempre caro" che domina una vallata di settemila anime, in cui Bastianu, avvocato di provincia, ama dirigersi ogni giorno per sfuggire alla calura estiva.
Meravigliosa e molto poetica la descrizione che Fois (sovrapponendosi alla voce narrante) fa della sua Sardegna, infarcita di espressioni dialettali che, nonostante sembrino intraducibili, si incastonano armoniosamente all'interno della narrazione senza disturbare in alcun modo il ritmo e la lettura del romanzo.
Il libro è piccolissimo: poco più di 90 pagine che scorrono veloci grazie ad uno stile narrativo molto godibile e, a tratti, pure molto poetico.
TRAMA: Un pastore ha (inspiegabilmente) rubato gli agnelli dei padroni ed è fuggito. Frattanto due omicidi sembrano legarsi a doppio filo a questa vicenda.
Tutto sembra deporre contro Zenobi, il pastore. La sua latitanza non fa che aggravare ancor di più la sua posizione.
Ma Bastianu, l'abbocà, non demorde e, passo dopo passo, ricostruisce il puzzle che ha visto Zenobi diventare capro espiatorio di una vicenda in cui si intrecciano denaro e possedimenti, avidità e passioni.
Non ho apprezzato il romanzo in quanto "giallo" , dal momento che la storia mi pare ordinaria.
Ho trovato molto bella la descrizione del contesto storico, culturale e paesaggistico e godibilissima la lettura.
Mi sento pertanto di consigliarlo, assolutamente.
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