Romanzo profondo e originale
Shikasta della scrittrice premio Nobel Doris Lessing è la prima opera che di un ciclo che include altri 4 romanzi. Il genere è classificabile come fantascienza, ma non aspettatevi plot alla Guerre Stellari. La trama comunque è complessa, tutt'altro che lineare. La Shikasta del titolo non è altro che il pianeta Terra, descritto nelle memorie di un emissario di Canopus. Quest'ultimo è un mondo molto più evoluto, che tenta di aiutare il nostro a evolversi. Gli abitanti di Canopus formano una comunità estremamente longeva - la vita si misura in migliaia di anni - e in grado di vivere in perfetta armonia. La Terra, ai loro occhi, è un globo dotato di ricchezza e varietà biologiche stupefacenti, ma mutevole e pericolosamente passibile di subire gli influssi di Shammat, un mondo malvagio e incapace di evolversi. Nei secoli, l'emissario, che ritorna sulla Terra diverse volte, assiste alla corruzione del pianeta e assieme ad altri inviati tenta di impedire la disfatta totale. Nell'ultima parte del libro lo troviamo nelle sembianze di George Sherban , individuo di talento e carismatico. A descriverlo nel suo diario è la sorella Rachel, che come tutti lo adora. Rispetto alla prima parte del romanzo, scritto in un inglese raffinato e molto ricco dal punto di vista lessicale, il diario di Rachel è più semplice, adatto anche a chi non conosce benissimo questa lingua. Ma in ogni parte troviamo le riflessioni di Doris Lessing, estremamente interessanti e che io condivido quasi per intero. Direi anche che rappresentano il vero scopo dell'opera. In conclusione, Shikasta non è un libro adatto a tutti, non si può definire un'opera commerciale, ma per i lettori più esigenti penso possa essere una gradevolissima scoperta, come lo è stata per me.
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