Opinione su Spider-Man: Far from Home: Lo Spider-Man dei Marvel Studios contro Mysterio e non solo

Lo Spider-Man dei Marvel Studios contro Mysterio e non solo

05/11/2019

Vantaggi

Trama, effetti speciali, musiche, adatto a tutti

Svantaggi

Qualche differenza dall'epopea originale narrata nei fumetti di Spider-Man


Il secondo film dello Spider-Man interpretato da Tom Holland è "Spider-Man Far From Home", uscito nei cinema nell'estate del 2019 dopo il successo travolgente di Avengers: Endgame. Con un cast di comprimari che è fondamentalmente lo stesso (Ned, MJ, Betty, Flash, Zia May, Happy Hogan) del precedente, questo nuovo capitolo della vita adolescenziale ma complicata di Peter Parker ingloba tante novità.
Con la freschezza che contraddistingue questa terza iterazione cinematografica dell'Uomo Ragno, la storia parte all'insegna degli strascichi che hanno portato con sé lo schiocco di dita di Thanos, quello di Hulk (per riportare tutto come prima) e quello di Iron Man (che gli è costato la vita) per salvare l'intero universo. È per questo che è essenziale aver visto la pellicola dedicata agli Avengers, così da poter capire cosa è successo.
In Far From Home, Peter e la sua classe devono partire all'insegna di una gita culturale che attraversa alcune delle principali città europee. Essendo un film che ha debuttato in estate, è stato ancor più piacevole goderselo perché a mio avviso incarna l'atmosfera turistica tipica della suddetta stagione. La vicenda si avvia senza troppi indugi, disseminando presto qua e là le prerogative che andranno a essere fondamentali per il resto della storia. Affastellando relazioni adolescenziali, gag comiche ma genuine, un'ombra di lutto nei riguardi di Tony Stark (meno preminente di quanto ci si aspetti) e una minaccia incombente, il film non si fa mancare nulla e dimostra di tenere a cuore le vicende di questi protagonisti perché ognuno di loro non ha solo utilità nella storia, ma anche una personalità ben caratterizzata, talvolta non esente dai dogmi più classici, ma comunque realistica e profonda. Al fianco di Peter troviamo due generazioni differenti, due gruppetti con fini diversi ma entrambi a lui vicini per motivazioni diverse. Questi costituiscono motivi di conflitto per il giovanotto, che si ritrova da un lato a voler godersi la sua vita da adolescente in gita per l'Europa (con Ned, Michelle e Betty) e dall'altro a dover osteggiare (anche con Nick Fury e Maria Hill come supporto) una nemesi nuova che non lesina sui tranelli. E se c'è una cosa che questo super eroe ci ha insegnato è che da grandi poteri derivano grandi responsabilità. Il film trova il suo equilibrio non snaturando l'idea di fondo di Spider-Man, ma presenta un modo per declinarla a modo suo in un universo già colmo di altri soggetti e problematiche. Partendo dalla nostra Venezia con tutte le sue peculiarità turistiche, Peter si barcamena tra amici, segreti da mantenere, occhiali di Tony Stark da custodire, S.H.I.E.L.D. da ascoltare, una gita con dei professori da non perdere, droni assurdi, trip mentali e vite da salvare. Ci si sposta tra le bellezze di Venezia, Praga, Paesi Bassi, Londra e infine si ritorna a New York. Le componenti della trama sono innovative per il super eroe, l'azione è frenetica, si avverte il gravame che aumenta poco per volta sulle spalle del giovane e si percepisce il suo desiderio di voler trascorrere questo periodo con i suoi coetanei e con la sua nuova cotta. L'equilibrio tra le due componenti della vita di Parker è impressionante e questo blockbuster ha un pregio strabiliante: quello di riuscire a catapultarti nella sua vicenda facendoti percepire i vari stati d'animo. Uno dei personaggi dei fumetti con cui è sempre stato facile immedesimarsi è proprio Spider-Man, e in Far From Home è davvero così, più di qualsiasi altra pellicola a lui dedicata. Fondamentale è soprattutto il nemico, Mysterio/Quentin Beck (interpretato dal carismatico Jake Gyllenhaal), qui al suo debutto ufficiale. È lui il personaggio che fa dell'ambiguità un tratto distintivo. Ci viene proposto come un uomo virtuoso, ma le sorprese sono dietro l'angolo. Si manifesta come una new entry con i fiocchi ed esce di scena come una delle nemesi più scaltre del Marvel Cinematic Universe. Nel corso della trama le novità non si fanno mai attendere e tutto procede con dovizia di dettagli. Attraverso spiegazioni chiare, stare al passo con le incombenze risulta ancora più semplice. E per bilanciare ulteriormente le cose, c'è sempre l'umorismo senza età a cui i Marvel Studios ci hanno avvezzati e che mai cessa di far sorridere.
Trattandosi di un film anche fantasy, la componente tecnica non puo essere esente da vautazioni. Ebbene, gli effetti visivi sono molteplici ma riescono a mantenersi vividi senza perdere colpi, anche in alcune scene veramente psichedeliche. La pellicola è satura di luci e colori, la regia qui si dimostra più valente rispetto al prequel (Spider-Man Homecoming) e tutto il resto è nettamente superiore rispetto a quel capitolo. Questo vale anche per le interpretazioni dei giovanissimi attori e per il lavoro svolto sulle loro caratteristiche essenziali.
La colonna sonora che regge ogni scena è eccitante e ben allineata alle parti che accompagna, dando una maggiore rilevanza, nonché una maggiore dose di eccitamento, al film.
Spider-Man Far From Home resiste durante tutto il suo corso, migliora con l'avanzamento della trama, ci porta alla scoperta sempre più approfondita delle motivazioni dietro i personaggi salienti e anche dietro alll'antagonista (con la sua ciurma dietro le quinte). Come se non avesse già dato conferma della sua armonia emozionante e sopraffina, la pellicola trova il modo di concludersi con un finale dapprima catartico e poi assurdamente e inaspettatamente angosciante, che stacca sul più bello e che lascia lo spettatore ad anelare a un sequel al più presto. E il mio augurio è che la terza sceneggiatura dedicata al nostro Amichevole Spider-Man Di Quartiere superi questa, per avere l'ulteriore conferma del fatto che i Marvel Studios sono bravi non solo a fabbricare successi commerciali, ma anche a migliorare e a far crescere come si deve i vari personaggi che gestisce.

Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.

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sallyrose

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Altre opinioni degli utenti su Spider-Man: Far from Home

  • jackb60
    opinione inserita da jackb60 il 29/03/2020
    Spider-Man: Far from Home film del 2019 vede Peter Parker tornare a scuola, il periodo è sicuramente difficoltoso visto la insidiosa guerra tra i Thanos e gli Avengers. Il giovane è molto frustrato e ...
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    genere di film sempre bello da vedere
    nessuno
  • dani54e
    opinione inserita da dani54e il 18/10/2019
    Spider-Man: Far From Home è stato un grande successo e la critica. Molti critici nelle loro recensioni hanno valutato il film diretto da Jon Watts come il miglior film di Spider-Man di tutti i tempi. ...
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    Ambientazione un cattivo divertente
    nessuno
  • frankjaegar89
    opinione inserita da frankjaegar89 il 28/07/2019
    Non ci avrei dato più di due soldi a questo film, e invece mi è piaciuto, e mi è piaciuto anche tantissimo. Spider-Man far from home (letteralmente lontano da casa) è il secondo stand alone dedicato a...
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    Ambientazioni bellissime, nemico stupendo
    Alcuni buchi di trama
  • little51
    opinione inserita da little51 il 26/07/2019
    Dopo gli eventi di “Avengers: Endgame”, il mondo è cambiato e in questo nuovo mondo Spider-Man deve cambiare anche lui e maturare in fretta perchè i pericoli per l’Umanità sono sempre incombenti e la ...
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    avventura e SiFi
    nessuno