Opinione su The good doctor: The good doctor: si riparte da Dr. House
The good doctor: si riparte da Dr. House
14/03/2020
Vantaggi
Per i nostalgici di Dr. House, è un ottimo sostituto
Svantaggi
nessuno
Il buon vecchio House sembra quasi scindersi tra il protagonista Shaun Marphy affetto da autismo, e il suo amico e tutore Glassman. In Shaun c'è il genio e l'intuizione, dettata anche dalla sua condizione medica, cosa che si potrebbe riscontare anche nel personaggio di House che aveva certamente molti problemi relazionali e sociali, rifiutando quasi il confronto con gli altri, vivendo in un mondo a sé fatto di regole solo sue. Potrei dire che Shaun è una versione amplificata di House. Glassman è la parte razionale, con problemi che si porta dal passato, ma che tenta in ogni circostanza di non far emergere. E' il punto di riferimento di Shaun, ma non ha la stessa sensibilità che aveva Wilson, anzi, spesso è molto duro.
Anche gli altri protagonisti per caratterizzazione assomigliano in modo inequivocabile ai loro “predecessori”. Claire la sensibile e quasi ingenua è Cameron, e come lei, dopo un duro colpo cambia comportamento, trasformandosi quasi nel suo opposto, severa e cinica.
Melendez è la copia di Foreman tutto lavoro e regole. Le donne a capo, sono serie e intransigenti come la Cuddy, con qualche sfumatura e rapporti più sentimentali però con i personaggi maschili.
E che dire di Morgan Reznick? E’ Amber tornata sotto nuove vesti!
Insomma c’è aria di famiglia!
Lo sviluppo della serie di The Good Doctor e dei personaggi segue lo stesso iter precedente. All'epoca non capii come mai Shore rivoluzionò il cast Dr. House, per quanto mi riguarda i personaggi iniziali rimangono a tutt'oggi di gran lunga migliori. Ma a quanto pare, è una sua caratteristica. Già dalla seconda stagione in The Good Doctor, subentrano nuovi protagonisti, e lasciando a casa un paio di quelli presenti sin dai primi episodi.
La serie mi piace molto al di là dei parallelismi. Il personaggio di Shaun è molto simpatico nella sua presunta “diversità”, e piace che non rispecchi per forza di cosa il politicamente corretto. E’ schietto e sincero, perché non può temere le reazioni altrui. Le storie dei pazienti rimangono protagoniste equamente con le vicissitudini dei vari personaggi. Solitamente nei medical drama si parte con il dare pieno spazio ai casi, che man mano negli episodi e stagioni vengono adombrate dagli sviluppi dei racconti personali dei protagonisti. Qui si è partiti direttamente mescolando i due aspetti, non stravolgendo di fatto le peculiarità della serie.
Ad oggi siamo a 3 stagioni, che promuovo, e continuerò a seguire volentieri.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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ambientazione
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personaggi
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sviluppo
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adatto a tutti
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