Opinione su THE OUTSIDER - Stephen King: E' indubbio se è un romanzo horror.

E' indubbio se è un romanzo horror.

10/07/2020

Vantaggi

si fa leggere ma il Re ha scritto di meglio

Svantaggi

Non è certo u horror


L'idea da cui parte il romanzo è quella di un caso di omicidio dalla soluzione apparentemente molto semplice: sono numerosissimi i testimoni e le prove tangibili che dimostrano che l'amatissimo Coach T. (Terry Maitland), uno dei personaggi maggiormente di spicco ed amato di Flint City, abbia ucciso selvaggiamente un ragazzino indifeso. Da subito scoprirete, però, che altrettanta certezza si verificherà anche sul suo alibi, che lo vedrà impegnato in tutt'altro luogo. La trama, dunque, si baserà inizialmente su questo: Terry è colpevole o innocente? E, in ogni caso, com'è possibile che sembri entrambe le cose contemporaneamente? È indubbio che The Outsider ci sia stato presentato come un romanzo horror. Il libro è di 531 pagine e, fino a pagina 191 non c'è il benché minimo segno di un elemento horror, a meno che non si consideri tale la descrizione del cadavere della vittima, che è tipica anche di moltissimi (quasi tutti) romanzi thriller.
Inoltre, dovete tenere conto che nella pagina da me citata c'è, appunto, solo la prima avvisaglia dell'orrore: niente di che.
Anche se questo potrebbe essere ancora motivato con il fatto che il vero e proprio romanzo non sia ancora iniziato, bisogna tener conto che stiamo parlando di più di un terzo del libro.

L'incipit inizia con l'arresto dell'uomo e con le reazioni istintive di Ralph Anderson, il detective che si occuperà del caso. Nello svolgimento vero e proprio, l'idea iniziale verrà totalmente superata, lasciando spazio al soprannaturale. In questa seconda parte del romanzo vi saranno alcune scene (due o tre) che potrebbero essere attribuite al genere horror ma che, al di là dell'elemento soprannaturale che, solitamente viene associato erroneamente all'orrore ma che è presente anche in molti altri generi. Il finale è piuttosto semplice da indovinare sia negli esiti che nei dettagli, i pochi colpi di scena che non si possono individuare in precedenza non ne cambiano la sostanza. Per quanto esso ricalchi nell'idea la conclusione di numerosissimi libri del genere, potrete vedere come, in effetti, la scena si basi molto poco sulla paura, se non per elementi postumi inseriti ad hoc, per poterne dare l'idea.
Se avete letto It, questa conclusione ve la ricorderà, ma come vedrete non saranno minimamente paragonabili se non per i tratti principali, lo schema in cui succedono le cose.

In definitiva, il libro, in realtà, è un Hard Boiled con elementi soprannaturali, esattamente lo stesso genere della trilogia di Mr. Mercedes, Chi perde paga e Fine Turno.
Oltretutto, le vicende della trilogia appena citata verrano ribadite più e più volte durante la narrazione, dando anticipazioni veramente molto rilevanti al riguardo.

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  • blase
    opinione inserita da blase il 10/07/2020
    I “grandi” non sono sempre una garanzia di perfezione. Me lo ha suggerito La scatola dei bottoni di Gwendy, a inizio anno, e me lo ha ora confermato The Outsider. Sembra quasi che il Re sia stanco del...
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    Cinquecento pagine per sviluppare e cinque per concludere. King si lascia, ancora una volta, tentare dalla convenienza di un finale banale e frettoloso. È un romanzo dalla doppia faccia: la prima metà non ha i muscoli in sincrono con la seconda.
    ?????
  • fb-656
    opinione inserita da Silvia Bollini il 02/07/2020
    Finalmente uno dei miei autori preferiti torna a scrivere qualcosa che non mi abbia fatto storcere il naso. Sì, perché ultimamente la qualità dei suoi lavori (almeno quelli che io mi sono trovato a le...
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    100%
    riflettere sulla propria sanità mentale probabilmente non era un buon segnale. Era un po' come pensare al battito del proprio cuore: se ti trovi nelle condizioni di doverlo fare, quasi certamente sei già nei guai."
    personalmente non trovati ma va a gusti
  • clary
    opinione inserita da clary il 24/06/2020
    The Outsider è stata una lettura lunga, più sofferta del necessario. Le prime 250 pagine di The Outsider vedono il detective da una parte e l’imputato dall'altra, ciascuno con la propria verità in tas...
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    Non c’è King senza il soprannaturale, e qui, paradossalmente, comincia il terreno sconnesso. La prima metà di The Outsider è quasi un romanzo a sé. Un legal-thriller incompiuto, lo si potrebbe chiamare, e popolato dalle figure ricorrenti di questo filone: i componenti della scientifica, gli avvocati difensori, i detective. E ancora: gli esami del DNA, i ritrovamenti, le perlustrazioni…
    Cinquecento pagine per sviluppare e cinque per concludere. King si lascia, ancora una volta, tentare dalla convenienza di un finale banale e frettoloso. È un romanzo dalla doppia faccia: la prima metà non ha i muscoli in sincrono con la seconda.
  • filicolorati
    opinione inserita da filicolorati il 16/06/2020
    Il mio pensiero del libro "The Outsider" (2018) dello scrittore americano Stephen King. Ho già detto da qualche parte che King è lo scrittore preferito in famiglia? Tutto è iniziato da mio marito poi ...
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    100%
    Lo stile narrativo è veramente piacevole, maturo, chiaro,
    personalmente non trovati