Il Papa giovane.
Il regista Sorrentino ormai è pienamenteintegrato nel sistema americano, ma non tradisce il suo stile, tuttavia lo adegua al mondo americano.
Ed è evidente in questa serie che emerge forte la sua nuova duplicità con un'ambientazione romana ricca di noti attori nostrani, ma con un protagonsita americano e una storia che strizza l'occhio proprio al mondo Usa.
Questa serie immagina l'elezione del primo papa americano di nome Lenny, un papa giovane che vuole rivoluzionare la Chiesa.
Un'idea che ho davvero apprezzato sia dal punto di vista potenziale sia dal modo in cui è stata sviluppata Sorrentino riesce a spiazzare sia il pubblico pro-clericale che quello anti proprio com'è questo Papa caratterizzato con maestria da Jude Law. E questo Papa inaspettato nasce proprio da una serie d'intrighi di potere mostrandoci il Vaticano per quelo che mi aspetto che sia, ma poi mi sconvolge mostrandoci anche il lato spirituale di questa Chiesa che è radicato anche nei preti peccatori, ci mostra i miracoli.
Non credevo che avrei mai potuto seguire una serie religiosa, ma l'accoppiata Sorrentino-Law mi ha stupito facendomi appassionare all'argomento e dandomi tanti spunti di riflessione sull'esistenza di Dio.
Molti ne sarebbero sicuramente più sconvolti di me per i temi trattati specie se fortemente pro-Chiesa, ma quello che fa questo Papa inventato è ciò che mi avvicinerebbe ad una Chiesa che ha perso il senso del messaggio di Gesu.
la consiglio caldamente.
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