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1 Opinioni per Ti rubo la vita - Cinzia Leone
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  • blase
    Una bella ed ottima lettura
    opinione inserita da blase il 23/11/2020
    Ti rubo la vita di Cinzia Leone è un esordio tremendo, che colpisce e fa riflettere. Un testo in cui l’autrice dipinge la vita di tre donne, dall’identità rubata ed estrapolata, come se fosse una tavolozza dai colori variegati e in continuo mutare. La narrazione diventa e si assurge a pretesto per dipingere sulla tavolozza della vita, in un susseguirsi vorticoso di emozioni e di sentimenti. Si respira a tutto tondo falsità, odio, intolleranza in un continuo che travolge e segna il lettore. Le scene descritte risentono di un ritmo continuo, mozzafiato, che non lascia adito a dispersioni e inutili lungaggini, ma hanno un preciso taglio cinematografico. Si inizia con un’esecuzione mortale a danno di Avraham Azoulay e la sua famiglia, compiuta a Giaffa nel 1936. Subito, senza remora e senza pensieri, Ibrahim ne assume la sua identità. Lui musulmano diventa ebreo. E con lui la moglie Mirian e la figlia, della stessa età della piccina uccisa. Da lì si compie il terrore che dà vite ad identità rubate, a vite spezzate, a fughe rocambolesche ed assurde. Ci sono religioni che si scontrano, e si perdono, riti che si compiono, in un mondo confuso e di scarsa comprensione. Per poi giungere ai giorni nostri con Giuditta o con Esther o con Ruben. Pare di essere su di una giostra che frastornando ruba continuamente vite. Si viaggia forte in questo romanzo: da Giaffa ad Istanbul, ad Alessandria d’Egitto, poi a Gerba, Basilea, Miami, ed infine Roma e Tel Aviv. Si parla continuamente di identità. Identità non solo rubate, ma anche usurpate, abusive. Si parla di persecuzione, di odio, di dolore, di inganno e di impostura. Una lettura che travolge e che si vorrebbe non terminare mai. Uno stile che non concede fronzoli, asciutto e vorticoso, per una narrazione che si rivela essere coerente in un mondo dove vige il caos e la complicazione. Una bella ed ottima lettura. Molto consigliato.
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    Vite rubate, luoghi straordinari, protagoniste femminili indimenticabili. Il romanzo è assolutamente unico nel suo genere, appassionante e di qualità. Seicento pagine che fuggono in volata, rapendo l’immaginazione e coinvolgendo il lettore su argomenti fondamentali come identità e tolleranza.
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