Hermés è sempre Hermés
Lo definirei prima di tutto un “gran profumo”, un profumo elegante fin nella presentazione: una magnifica scatola che sembra un puzzle di pezzi (rettangoli più o meno grandi, parallelogrammi, parti di cerchio che si combinano accordandosi completamente nei diversi colori, rosa tenue, rosa più intenso, arancione e qualche piccolo segno nero.
Sulla parte anteriore della scatola dall'alto ci sono le scritte:
-eau de parfum vaporisateur natural spray,
-(al centro in nero in un ovale bianco) il nome del prodotto: Twilly d'Hermès eau poivrée,
-in basso, il marchio Hermès e i millilitri indicati anche in once. Esso viene venduto in tre variazioni di grandezza cioè in flacone da 30, 50 e 85 ml arrivando fino a più di 100 euro.
Aprendo si estrae il flacone e si rimane stupiti dalla sua bellezza, un flacone che fa pensare ad un fenicottero rosa: tutto è rosa, il colore anche del fiocchetto che porta al collo mentre in nero il tappo che sembra la tuba di Charlot.
Il profumo chiamato semplicemente Twilly fu lanciato sul mercato nel 2017 e questo, cioè Twilly d'Hermès eau poivrée è , potrei dire, il suo sequel, in inglese -flanker-, affiancatore uscito nel 2019; esso viene accompagnato dallo slogan della casa, cioè “Lo spirito pepato delle ragazze Hermès”.
Il profumo appartiene al gruppo delle fragranze floreali da donna ed è stato creato dal -naso-Christine Nagel ed è una fragranza giovane, moderno, audace che ha come note di testa il pepe rosa, la rosa che trasmette un senso di freschezza giovanile e del patchouli, insomma è speziato, floreale, cipriato e legnoso.
Secondo la creatrice, lo spirito vivace e tonificante del profumo attraverso il mix intenso degli ingredienti dovrebbe dare lo sprint alla giornata trasmettendo allo spirito un non so che di vibrante ed esuberante. Il profumo comunque lascia una scia persistente e di lunga durata, perfetto nelle stagioni intermedie, ma piacevole anche nelle altre: comunque la cosiddetta rivisitazione del Twilly iniziale del 2017 ricorda molto i profumi anni '80.
Assolutamente consigliato.
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