allo squallore non c'è limite
Ugly Betty è la trasposizione americana della colombiana Betty la fea. Anche qui abbiamo il "brutto anatroccolo" di turno, cioè la Betty dall'aspetto poco allegro che va a lavorare in una rivista di moda e diventa l'assistente di Daniel, il figlio del direttore. La prima differenza con la versione colombiana sta nella famiglia di immigrati latini negli States, di cui il capofamiglia (il papà di Betty) è clandestino e a rischio espulsione dal paese. Inoltre Betty in questo caso non s'innamora del suo capo, anzi ha già un fidanzato, ma sviluppa una specie di mania "filantropica"che la spinge a occuparsi di ogni paturnia che affanna Daniel ben parecchio oltre le proprie incombenze professionali. Trascurando fidanzato e vita privata. Oltre a questo, non ricordo aver visto altro. Si era alla fine trattato di una serie dalla lungaggine ancor più esasperante rispetto alla telenovela colombiana e non devo aver più avuto tempo (nè forse pazienza) per starle dietro. Venendo poi a sapere che alla lunga aveva iniziato a trattare tematiche oscure e squallide, che peraltro non mancano di girare intorno al sesso libeo e sfrenato (dunque assolutamente inadatte non solo ai piccoli, ma non un grande affare neppure per gli adulti), direi che non mi ero persa nulla. Molto peggio dell'originale, sconsiglio vivamente.
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