Barboooooneeee
Vantaggi
Reale, divertente, eterno
Milano. Anni Ottanta. Eugenio, ricco industriale, ha l'ossessione del fallimento e della conseguente povertà. Decide quindi, su consiglio dello psicanalista, di provare a vivere la sua ossessione nella realtà. Si trasforma quindi in povero e si fa assumere in una delle sue aziende in cui viene trattato non proprio con i guanti... Avrà anche il modo di affezionarsi a una vicina di casa, Marta, che non ha una vita facile. Renato Pozzetto in questo film è perfettamente abile nel giostrare i propri personaggi facendoli passare dal surreale al pragmatico non dimenticando di evidenziare una morale, magari un po' didascalica, ma esposta sempre con il sorriso sulle labbra. Accanto a lui un'Ornella Muti (bellissima come non mai) in uno dei ruoli da commedia meglio riusciti. Un povero ricco non è un film banale, anzi qui si trattano di problematiche reali e ancora oggi attuali: la povertà, il consumismo, i "ruoli" nella società moderna, le relazioni, il sopravvivere o il semplice cercare di dare un senso alla vita. Tematiche complesse che non si possono sviscerare semplicemente "divertendo"; in questa pellicola la comicità e l'humor, quale quintessenze dei paradossi si trovano a dover rappresentare e raccontare situazioni decisamente complesse. Il film è stato realizzato fra Milano e Roma ed è andato in onda in prima visione TV su Italia 1 il 10 maggio 1984. Per concludere, Pozzetto è simpatico e capace, sa muoversi con destrezza ed abilità in tutti i contesti del film illuminando su parentesi urbane spesso dimenticate. Geniale la passeggiata a Brera con l'amico barbone o il pasto sul tetto del duomo di Milano. Questo aspetto fa apparire il film quasi malinconico, sicuramente romantico, ma a tratti divertente e scanzonato.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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