Opinione su Uomini senza donne - Murakami Haruki: 7 racconti molto belli!
7 racconti molto belli!
06/06/2020
Vantaggi
Ogni trama è un viaggio a se', è come se ci trovassimo di fronte ad una tavola imbandita con portate da assaporare lentamente, masticandone la pienezza, la leggera corposità, apprezzandone il gusto, i sapori spesso solo accennati, nascosti, ma estremamente vividi, e quelle storie e quei personaggi che si arrovellano alla ricerca di un senso, che si assomigliano nella diversità'
Svantaggi
non trovati
" A volte perdere una donna significa perderle tutte. Cosi' diventiamo uomini senza donne."
L' epilogo dei sette racconti di Murakami potrebbe esserne l' incipit e riassumerne i contenuti ed i significati sottesi.
Si parla di uomini soli, che hanno vissuto l' abbandono femminile, chi per incapacita' personale, chi per puro tradimento, chi per motivi inspiegabili, chi per eccesso di amore.
Vi e' un ribaltamento di ruoli, almeno nell' ambito letterario ( solitamente e' la donna a subire l' abbandono ), cosi' come l' universo femminile si mostra volubile, superficiale, cangiante, inaffidabile, tratti storicamente di impronta prettamente maschile.
Ma il tema dell' abbandono e della separazione dei sessi non mi sembra cosi' determinante nel delineare la storia ed i personaggi. I protagonisti maschili amano profondamente l' universo femminile e l' amore nelle sua declinazione suprema, sono sensibilmente '' umani ", al di la' del sesso di appartenenza e ne riconosciamo i tratti comuni di profonda sensibilita' intellettiva, peculiarita' dei personaggi di Murakami.
In questi racconti ritornano temi cari all' autore, l' ascolto, il silenzio comunicativo, la delicatezza dell' approccio relazionale, la profonda riflessione psicologica, l' interrogarsi sull' io ( si pensi alla domanda " chi sono io? " che si pone il chirurgo estetico Tokai nel racconto " Organo indipendente " ) il passato che ritorna, l' abbandono, ed ogni singolo racconto e' una trama a due, uomo-donna o uomo- uomo, e spesso e' una trama irrisolta. La grandezza dei racconti si esprime nell'inquietudine e nella pienezza emotiva, elementi spesso inconciliabili, che lascia a noi lettori, insieme a quel senso di vuoto e di sospensione che caratterizza personaggi e narrazione.
Ogni trama è un viaggio a se', è come se ci trovassimo di fronte ad una tavola imbandita con portate da assaporare lentamente, masticandone la pienezza, la leggera corposità, apprezzandone il gusto, i sapori spesso solo accennati, nascosti, ma estremamente vividi, e quelle storie e quei personaggi che si arrovellano alla ricerca di un senso, che si assomigliano nella diversità, sono equilibristi della vita, spesso si perdono per ritrovarsi quasi per caso, basta uno sguardo, un colore, una sensazione, un' atmosfera, un ricordo.
E' un' opera che esprime i tratti peculiari dell' autore, ne riassume i contenuti, l' amore per la musica, per certa letteratura occidentale, tratti pop, è scandita dai ritmi narrativi di Murakami, linearità asciuttezza dialogica, linguaggio nitido, quasi infantile.
Egli nel proprio excursus narrativo si spinge a riflessioni di artista e uomo vissuto e maturo, riannodando i fili di una vita ben sapendo che ogni essere umano è un' isola deserta e che il significato di una esistenza e dell' amore sta tutto negli occhi di chi guarda.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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ambientazione
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personaggi
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sviluppo
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adatto a tutti
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