Opinione su Uomini senza donne - Murakami Haruki: Il racconto di “storie nella storia"

Il racconto di “storie nella storia"

08/06/2020

Vantaggi

È vero, gli uomini di Murakami rimangono senza donne, ma l’intero universo, ogni volta, ricomincia da capo con infinite variazioni. “Uomini senza donne” è sicuramente un libro da leggere, sia per chi ama questo autore che per chi ancora non lo conosce. Un piccolo viaggio in tanti universi paralleli di cui protagonista assoluto è il pensiero, in ogni sua forma.

Svantaggi

deve piacere la scrittura di Murakami Haruki


Parliamo di Murakami Haruki e la sua piacevolissima raccolta di racconti – sette per l’esattezza – sintesi dei suoi temi principali. “ Uomini senza donne ”, come tutte le opere di Murakami, è edito da Einaudi (adoro le copertine minimal) e tratta dei rapporti fra uomo e donna, dove solo la perdita dell’amore o qualcosa di incompiuto fa sì che il protagonista giunga alla consapevolezza di sé. La costante del tradimento e il racconto di “storie nella storia" sortiscono l’effetto di un perenne sogno, dal quale l’autore sembra risvegliarsi annotando i minimi particolari. Ogni personaggio beve una determinata marca di birra o whisky; ascolta una musica di cui sono citati i titoli; legge un particolare libro. Nulla è posto a caso. Sono caratteristiche ben definite che ancorano quest’atmosfera da sogno ad una realtà fatta d’amore e di mistero, così come del resto è la vita.
Molti scrittori racchiusi in uno: questo è Murakami. La capacità di dare vita a tanti piccoli universi - mai ripetibili e mai uguali fra loro - è la sua peculiarità.
In questi racconti troviamo l’attore che vuole diventare amico dell’amante della moglie da poco deceduta; un anomalo “cantante” che fa il verso ai Beatles e spera che la sua fidanzata si metta col suo amico, onde evitare di doverla cedere a sconosciuti; il chirurgo plastico, dongiovanni incallito, che si innamora per la prima volta in tarda età e si lascia morire di inedia; una donna che va a trovare l’amante recluso e gli racconta frammenti di storie - come la Shahrazad de “Le mille e una notte” -, lasciandolo in sospeso a desiderare più di ogni altra cosa il suo ritorno; un uomo che scopre di essere stato tradito dalla moglie, ma non riesce ad esprimere il suo dolore e finisce con l’accumulare un vuoto interiore abissale. Le donne di Murakami, di cui i suoi uomini rimangono privi, offrono un tempo speciale che annulla la realtà, seppur restandovi immerse. Perderne una significa perderle tutte.
E si arriva così all’ultimo racconto, quello da cui la raccolta trae il titolo, dove un uomo viene svegliato nel bel mezzo della notte con l’agghiacciante notizia del suicidio di una sua vecchia fidanzata. È vero, gli uomini di Murakami rimangono senza donne, ma l’intero universo, ogni volta, ricomincia da capo con infinite variazioni.
“Uomini senza donne” è sicuramente un libro da leggere, sia per chi ama questo autore che per chi ancora non lo conosce. Un piccolo viaggio in tanti universi paralleli di cui protagonista assoluto è il pensiero, in ogni sua forma.

Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.

Segnala contenuto

  • trama
  • ambientazione
  • personaggi
  • sviluppo
  • adatto a tutti
Valuta questa opinione

Ti sembra utile quest'opinione?

Scrivi un commento

Questa funzione è disponibile solo per gli utenti che hanno effettuato il login

Altre opinioni degli utenti su Uomini senza donne - Murakami Haruki

  • jimorris
    opinione inserita da jimorris il 18/06/2020
    Questo libro contiene una raccolta di racconti brevi di Murakami. La raccolta contiene sette racconti, fra questi la storai di una donna demone che tenta gli uomini, un uomo che diventa amico dell'ama...
    Continua a leggere >
    fantasia, personaggi, stile
    sesazione che ci sia di più, senso d'insoddisfazione
  • blase
    opinione inserita da blase il 16/06/2020
    “What might have been and what has been Point to one end, which is always present.” Sono versi, questi, tratti dal primo dei Four Quartets dal titolo Burt Norton di T.S.Eliot, ai quali viene spontaneo...
    Continua a leggere >
    “What might have been and what has been Point to one end, which is always present.” Sono versi, questi, tratti dal primo dei Four Quartets dal titolo Burt Norton di T.S.Eliot, ai quali viene spontaneo pensare leggendo la raccolta di racconti di Murakami Haruki, recentemente pubblicata da Einaudi con il titolo “Uomini senza donne”. Le sette storie, infatti, hanno un filo conduttore comune, pur essendo assai diverse tra loro, che si identifica con lo straordinario senso del tempo, con la consapevolezza dell’irreversibilità degli eventi accaduti che vanifica la ricerca di una felicità terrena, e induce a rifugiarsi in una sfera fantastica. Tutti questi sette racconti descrivono, infatti, storie ai limiti della realtà, o meglio storie che peccano volutamente di razionalità. Anomalo è il comportamento di Kafuku (Drive my car) che decide di diventare amico dell’amante della moglie, dopo la morte di lei, per capire qualcosa di più su una donna che credeva di conoscere alla perfezione, come anomalo è il rapporto di amicizia che lega Kitaru e Aki e che coinvolge anche Erika (Yesterday). Sono legami destinati a interrompersi e a finire in una recondita e sofferta parte della memoria. Molto significativa è la libera e arbitraria traduzione che Aki fa dei versi della canzone dei Beatles, “Yesterday”: “Ieri è l’altro ieri di domani, il domani dell’altro ieri.” Il tempo dunque, come elemento fondamentale e imprescindibile in tutta la narrazione. Irrazionale e alquanto assurdo, appare nel terzo racconto la tesi del dottor Tokai secondo la quale ogni donna è dotata di un organo indipendente che le permette di mentire. È tuttavia proprio l’incapacità di Tokai di prendere decisioni e stabilire rapporti duraturi che lo condanna a una morte per inedia. Come non pensare al “I would rather prefer not to” del Bartleby di Melville? Sempre in relazione al tempo si snoda il racconto Sherazade, ispirato alle Mille e una notte. Il procrastinare all’infinito la conclusione della storia raccontata da Sharazade a Habara crea una dimensione irreale, che sarà rifugio per il protagonista. “Perché le donne offrivano un tempo speciale che annullava la realtà, pur restandovi immerse.” Anche Kino, il personaggio centrale della storia successiva, tradito dalla moglie, si rifugia in uno spazio e in un tempo che sembrano sospesi. “Il mondo era un immenso oceano privo di punti di riferimento e Kino una barchetta che aveva perso carta nautica e ancora” Egli non riesce infine più a ricollegarsi alla realtà. È “Samsa innamorato” il racconto che meglio esprime, tuttavia, l’esigenza di Murakami di rappresentare un mondo assurdo in cui è difficile orientarsi e ritrovare i valori tradizionali. Qui è La metamorfosi di Kafka, che offre l’ispirazione allo scrittore giapponese. L’assurdo è il tema centrale ed è in ogni caso la condizione in cui si dibatte l’uomo. Uomini senza donne sono dunque coloro i quali non riescono ad avere rapporti stabili e duraturi, in un mondo in cui di stabile e duraturo è rimasto ben poco. Ogni racconto è narrato al ritmo d’una musica di successo, che siano i Beatles o jazzisti afroamericani come Ben Webster, Coleman Hawkins o Billie Holiday, o che sia il tema del film di Denver Daves “Scandalo al sole”. Le numerose fonti di ispirazione di matrice occidentale e la predilezione per la musica anglo americana, fanno sì che Murakami Haruki sia uno scrittore particolarmente gradito alla cultura eurocentrica, pur conservando tutte le caratteristiche della cultura del suo paese.
    personalmente non trovati
  • clary
    opinione inserita da clary il 12/06/2020
    Bellissima raccolta firmata Murakami Haruki - “Uomini senza donne” sette storie che hanno un filo conduttore comune, pur essendo assai diverse tra loro, che si identifica con lo straordinario senso de...
    Continua a leggere >
    100%
    Raccolta di racconti. Sette per la precisione
    Giudizio finale: surreale, analitico, preoccupante
  • kira1992
    opinione inserita da kira1992 il 09/06/2020
    “Uomini senza donne” è il titolo dell’ultimo di sette racconti nei quali Haruki Murakami affronta il tema dell’assenza femminile nella percezione di uomini talvolta spaesati dal mistero dell’altro ses...
    Continua a leggere >
    100%
    splendido forse anche il più bello di Murakami
    solo per chi ama i romanzi giapponesi contemporanei
  • fb-656
    opinione inserita da Silvia Bollini il 06/06/2020
    " A volte perdere una donna significa perderle tutte. Cosi' diventiamo uomini senza donne." L' epilogo dei sette racconti di Murakami potrebbe esserne l' incipit e riassumerne i contenuti ed i signifi...
    Continua a leggere >
    100%
    Ogni trama è un viaggio a se', è come se ci trovassimo di fronte ad una tavola imbandita con portate da assaporare lentamente, masticandone la pienezza, la leggera corposità, apprezzandone il gusto, i sapori spesso solo accennati, nascosti, ma estremamente vividi, e quelle storie e quei personaggi che si arrovellano alla ricerca di un senso, che si assomigliano nella diversità'
    non trovati