La seconda stagione di Virgin River
Lo scorso dicembre sul catalogo di Netflix è arrivata la seconda stagione di Virgin River, un telefilm su cui in pochi avrebbero scommesso ma che si è rivelato un discreto successo per la piattaforma tanto da decretarne un proseguo della produzione per una seconda stagione da dieci episodi e una terza in cantiere. La storia riprende da dove la si era lasciata alla fine della prima parte con Mel indecisa di restare o meno a Virgin River dopo la scoperta della gravidanza dell’ex fidanzata di jack. La tensione tra i due protagonisti anche in questa seconda parte fa da motore a tutte le dinamiche del gruppo. I due si piacciono fin dal primo momento, ma se inizialmente restava un mistero il passato di Mel ora si conosce il destino del marito, morto tragicamente in un incidente e della sua impossibilità di avere figli. Sullo sfondo le storie da contorno continuano con Doc e l’ex moglie che cercano di ricucire un rapporto mai spento in vent’anni di amicizia ostilità e con l’arrivo dei bambini e con qualche nuovo ingresso adolescente nel cast. Devo dire che di questa seconda parte mi aspettavo di più. L’ho trovata a tratti molto soporifera con aspettative completamente disattese. Avendola vista insieme alla prima parte avevo ben fresche tutte le dinamiche e le storie, non che ci siano buchi di trama ma è proprio il materiale a disposizione che risulta decisamente scarso o poco interessante. Sembra il ripetersi di un loop continuo nel quale lei cerca di fare il suo lavoro ma deve confrontarsi con le reticenze del piccolo paese di montagna, lui che vuole fare la cosa giusta ma finisce per combinare qualche guaio ungo la strada e così via. Non mi ha entusiasmato più di tanto alla fine l’ho lasciata di sottofondo durante la cena e nel giro di un paio di settimane l’abbiamo finita.
Mi meraviglia la scelta di continuarla, altre serie di Netflix con maggiore materiale sono state accantonate, si vede che costa poco e ha un bacino di spettatori che la guarda.
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