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1 Opinioni per We are Who we are (Luca Guadagnino - 2020)
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  • little51
    Proprio qui, proprio adesso
    opinione inserita da little51 il 23/01/2021
    “We are Who we are” (Noi siamo Chi siamo) è il titolo di una miniserie televisiva Sky in otto episodi del regista italiano Luca Guadagnino che davvero ha fatto centro creando una storia interessante in un racconto di formazione adatto a tutte le età che ha come ambientazione una base americana NATO in Veneto, vicino a Chioggia, e come protagonisti i figli dei soldati che vi sono di stanza e che tra l'altro nella loro vita hanno cambiato molto spesso località al seguito dei genitori militari. Un mni-America circondata da guardie e filo spinato, con regole apparentemente rigorose, ma dove gira molto altro e soprattutto la ricerca costante di libertà dei ragazzi e dei soldati più giovani. Il protagonista della storia è Fraser, di 14 anni, che arriva fresco fresco alla caserma e che deve inserirsi da zero come ha già fatto purtroppo tante altre volte, prima di tutto nella scuola americana della base, di cui è capo la madre Sara che convive con una collega, cioè Maggie, infermiera militare. Fraser all'inizio è incerto, confuso, solitario, un po'scartato perchè nuovo e per il suo stile un po' particolare (troppo newyorkese per una cittadina veneta), poi comincia a fare amicizia con Caitllin, una ragazza della sua stessa età che è lì da diverso tempo, che lo guida alla vicina spiaggia e gli fa conoscere un gruppo di amici della base, ragazzi già più alti tra cui alcuni che vorrebbero arruolarsi o lo sono già più una ragazza del paese. Fraser praticamente è sempre solo, si aggira nella base e nei dintorni ed ha parecchi risentimenti verso la madre troppo dura con lui, poco affettuosa e che lui ritiene colpevole di una vita all'insegna dei trasferimenti. Fraser e Caitlin diventano amici per la pelle, si confidano ogni loro problema, anche le incertezze sessuali della ragazza che vorrebbe diventare soldato, sì ma come uomo. Intorno si stagliano altri personaggi abbastanza complessi, per esempio il padre di Caitlin che critica Sara per il modo in cui gestisce la base, ma nello stesso tempo fa contrabbando di benzina e vede Frazer come una minaccia nel rapporto con la figlia. Danny è invece il fratello di Caitllin, stessa madre ma padre diverso anche lui in cerca di un'identità chiara e molto sensibile ai richiami dell'Islam che nasconde a tutti. Fraser è un adolescente scontroso, odia sua madre pur amandola, odia la base in cui è costretto a vivere senza altre possibili alternative, beve un po' troppo per la sua età e non sa ancora quale scopo darsi nella vita, quale via affrontare per risolvere i problemi che vede ovunque, compresa la morte prematura di uno degli amici, partito per l'Afghanistan e subito ucciso. Il racconto è dunque un romanzo di formazione e accettazione tra errori e sbandate (anche da parte degli adulti) per risolvere e trovarsi un'identità propria, anche dal punto di vista sessuale. Così recita il sottotitolo, anch' esso in inglese “Right here, Right now”, -Proprio qui, Proprio adesso-.
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    storia di formazione ben impostata e ben recitata
    nessuno