Opinione su X-Men: Dark Phoneix: Deludente ultimo capitolo degli X-Men al cinema

Deludente ultimo capitolo degli X-Men al cinema

08/07/2020

Vantaggi

Personaggi, capitolo conclusivo della saga degli X-Men

Svantaggi

Interpretazione di Sophie Turner, trama e dinamiche scarse


Gli X-Men, il celebre gruppo di mutanti dei fumetti Marvel, ritornano al cinema nel 2019 con l'ennesima pellicola su di loro incentrata, "X-Men - Dark Phoenix", con il solito cast dei film più recenti e con alcune sottotrame accennate sin dalla fine della pellicola precedente, "X-Men: Apocalisse". Come lascia intuire il titolo, questa volta i riflettori sono tutti puntati sulla Forza Fenice, vale a dire sull'entità che risiede nella mutante telepate Jean Grey (Sophie Turner). Il film mostra piuttosto presto diversi aspetti che continueranno a peggiorare con lo scorrere dei minuti. Nel concentrarsi meno sull'azione e più sulle personalità del team e sulle minacce all'orizzonte, la trama difetta nella struttura e a mano a mano che va avanti le sue crepe si faranno più profonde ed evidenti. Ogni stacco è didascalico, non c'è armonia e, soprattutto, non c'è lo spirito della squadra. Gli X-Men sono famosi per essere un gruppo che condivide le gioie e i dolori derivanti dalla loro condizione di mutanti, ma in questo caso manca la chimica. E dire che questa formazione (Professor Xavier, Mystica, Jean Grey, Quicksilver, Ciclope, Bestia, Tempesta, Nightcrawler) ci era già stata presentata nel film precedente. I personaggi non godono di una posizione eccitante, anche se ciascuno di loro ha abilità specifiche e utili nella squadra. Di certo non sono supportati neanche dai dialoghi, che per la maggior parte dei casi si rivelano triti e poco d'effetto. Ma è chiaro come "Dark Phoenix" volesse fare qualcosa di buono che potesse rivaleggiare con i cinecomics di grande successo degli ultimi anni. Parte dalla sovraesposizione delle figure femminili, dal momento che è stato girato nel periodo di massime contestazioni circa il ruolo della donna a Hollywood. Ma non lo fa in maniera saggia, sceglie piuttosto di rivelare smaccatamente e a chiare lettere i suoi intenti, sia a parole che a fatti. Non a caso la nemesi (interpretata da Jessica Chastain), la protagonista (Jean Grey) e l'altra figura cruciale per alcuni momenti salienti della trama (Mystica, interpretata da Jennifer Lawrence) sono donne che comandano, donne che fanno sentire sé stesse e donne che si ribellano dopo essere state abbandonate o controllate cerebralmente dagli uomini. Peccato che in un contesto simile e con una scenggiatura sterile il tutto sia solo sembrato forzato e banale. Il cast, seppur comprendente attori come James McAvoy, Jennifer Lawrence, Jessica Chastain e Nicholas Hoult, non brilla e non riesce a infondere quella linfa vitale che invece scorrerva in loro nelle pellicole venute prima di questa. Solo Michael Fassbender (Erik/Magneto) sembra dare tutto sé stesso, sia a livello mentale che fisico. Non condanno gli interpreti quanto piuttosto la sceneggiatura a opera del regista Simon Kinberg, che negli utlimi tempi aveva preso in mano le redini di questo franchise. Credevo che i cinefumetti di grido basati sui fumetti Marvel potessero fungere da sprone anche per la saga degli X-Men, decisamente più sfortunata al cinema. Al contrario, con questa ultima pellicola è stato un vero disastro e, benché l'asticella sia sia alzata per gli altri supergruppi cinematografici, per i mutanti è andata in maniera opposta. Tutti i progressi che si erano fatti da quando la saga era stata riavviata al cinema sono stati cancellati in un colpo solo. La Forza Fenice doveva servire da collante per tutte le dinamiche del film ma è finita per essere scialba e patetica. La nemesi doveva essere subdola e potente ma è sembrata solo la più puerile delle figure cattive che si trovano a iosa nelle produzioni meno impegnate. Il gruppo di mutanti doveva dare il massimo per salvare Jean e il mondo intero ma ognuno di loro sembra essere caratterizzato in maniera pigra. Uno degli aspetti che i film degli X-Men finiscono sempre con lo sfruttare è il rapporto di rivalità tra Magneto e Xavier. Dato che "X-Men - Dark Phoenix" non ha sostanza, anche in questa produzione ritroviamo la classica formula: Xavier vuole la pace, Magneto vuole combattere. Per quanto sia fin troppo facile che ogni trama mutante si regga su questa trovata, confesso che in questo caso è stata una cosa positiva. Duravo fatica a seguire il film, sbadigliavo in continuazione, non ravvisavo più i punti forti dei mutanti, ma, quando ho visto le consuete dinamiche tra Magneto e Xavier, mi sono sentita meno spersa. Sì, guardando questa storia è facile perdersi perché si perde la voglia di seguire il loro filo della narrazione. Non c'è una briciola di pathos neanche nelle scene in cui dovrebbe trasparire l'emozione pura. Lo stesso dicasi delle scene di lotta, tutte pedestri e poco eccitanti. Sarebbe bello vedere i membri di una squadra sfidarsi su un vasto campo in cui ognuno di loro dà il meglio di sé attraverso i suoi poreri. C'è che si teletrasporta, chi corre veloce, chi muove gli oggetti, chi scatena tempeste, chi ha un aspetto belluino, chi spara raggi dagli occhi... insomma a livello visivo si poteva trarre il massimo da questi aspetti. Eppure le coreografie, il modo in cui sono montate le inquadrature e le musiche in sottofondo (davvero pessime) stonano e non aiutano a sostenere una trama già debole. Jean Grey poi, interpretata da Sophie Turner, non è un'attrice abbastanza navigata da poter reggere la gravità del suo ruolo e finisce, con la sua prova inconsistente, per infliggere il colpo di grazia. Se all'epoca di "X-Men - L'Inizio" (la pellicola con cui venne rilanciato il gruppo di mutanti al cinema) mi avessero detto che gli altri film si sarebbero conclusi con questo, non ci avrei mai creduto. Che delusione amara! Lo consiglio a chi conosce la saga: questo è l'ultimo e, per ragioni di completezza, è bene vederlo. Sicuramente i cultori della Marvel potranno almeno distrarsi - durante le scarse due ore di durata - trovando riferimenti legati ai fumetti... oppure potranno adontarsi per il modo in cui hanno degradato una saga stimata e celebre come quella della Fenice Nera, narrata nei comic books nel 1980.

Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.

Segnala contenuto

sallyrose

  • trama
  • ambientazione
  • personaggi
  • sviluppo
  • adatto a tutti
Valuta questa opinione

Ti sembra utile quest'opinione?

Scrivi un commento

Questa funzione è disponibile solo per gli utenti che hanno effettuato il login

Altre opinioni degli utenti su X-Men: Dark Phoneix

  • millifly
    opinione inserita da Anonimo il 20/12/2019
    Sophie Turner è un'attrice che chi conosce Game of Thrones ha visto crescere, e soprattutto migliorare molto a livello recitativo e un po' ci si è affezionato. L'ho vista in altre pellicole ed ero inc...
    Continua a leggere >
    per me nessuno, forse solo la protagonista
    il film
  • dani54e
    opinione inserita da dani54e il 10/08/2019
    Dark Phoneix ha una storia molto travagliata, rimandato più e più volte per via di accordi e fusione della casa di produzione, questo ha segnato inevitabilmente l'importanza e l'attenzione di questo f...
    Continua a leggere >
    Nessuno
    narrazione, e finale terribile
  • frankjaegar89
    opinione inserita da frankjaegar89 il 19/07/2019
    Che Dark Phoneix, l'ultimo capitolo della saga degli X-Men era nato sotto una cattiva stella era palese, rimandato per molteplici anni, al punto che si pensava che fosse stato cancellato, poi l'acquis...
    Continua a leggere >
    Ottime musiche
    Tutto molto banale