Tra futuro e passato.
Alcuni dei sequel di questa serie sono stati alquanto deludenti e mi avevano allontanato dal vederla, tuttavia questo film mi era stato caldamente consigliata e non ne sono rimasto deluso.
Il film racconta di un futuro distopico nel quale i mutanti sono combattuti e sconfitti dalle Sentinelle, l'unica possibilità è che Magneto risvegli la coscienza di Wolverine nel passato per impedire l'inizio della nascita delle Sentinelle.
Il regista aveva un compito difficile, ossai risvegliare una serie che aveva avuto parecchie battute d'arresto, così decide di giocarsela con una trama fantasscintifica alquanto complessa, ma riesce a risolverla con eleganza e punta sul sicuro scegliendo deglis cenari banali, ma anche facili da realizzare.
Il primo piano si svolge in un futuro oscuro e poco definito, una scelta immagino voluta dal fatto di proiettare tutto sul passato, unica speranza di rinascita per gli x-men e per la propria saga. Metafora che colpisce.
Il piano del passato sono gli anni settanta, in mezzo tanta azione e uno svolgimento complesso, ma intrigante che viene dato soprattutto in mano al personaggio più riuscito: Wolverine.
Ottima scelta che riconquisterà i veri fan, ma anche qualcuno disperso come me.
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