studi appassionanti, ma l'artista non ha vita facile
Anche se non ho frequentato personalmente l'Accademia Albertina, posso comunque opinare in proposito perchè è stata l'università che hanno frequentato sia mia cugina che la sorella di una mia cara amica da ragazze e in cui si sono laureate. E avendo seguito abbastanza da vicino l'andamento degli studi di mia cugina e anche la sua esperienza post-lauream, ho potuto farmene qualche idea. Terrò comunque in conto i cambiamenti avvenuti nel corso del tempo, non ultimi quelli socio-economici che tanto pesano al momento della ricerca di un impiego, una volta terminati gli studi. Quando mia cugina frequentava l'Albertina non era ancora presente il sistema 3+2, ma i classici 4 anni di corso, come però del resto avveniva nella maggior parte dei percorsi di laurea.
L'Albertina è l'Accademia di Belle Arti di Torino e si trova in pieno centro città, in una zona non lontana da Piazza Castello. E' quindi molto ben connessa con i mezzi pubblici. Allora come adesso era possibile scegliere tra più corsi di laurea, ma al momento l'offerta è stata ampliata ulteriormente. Ai tempi di mia cugina c'erano comunque le aree di pittura, scultura e scenografia. Non ricordo bene se ci fosse anche il corso di decorazione di interni. Lei aveva scelto pittura perchè amava molto dipingere. Il percorso di studi per lei era stato abbastanza tranquillo, prendeva ottimi voti ed era riuscita ad ottenere la borsa di studio per meriti durante quasi tutto il percorso. Ovviamente mi rendo conto che non posso generalizzare questa esperienza, perchè il rendimento, specie in ambiti particolari quali quelli artistici, dipende innanzi tutto dall'affinità del singolo studente con il mondo delle arti e solo a seguire vengono, pur necessariamente, l'impegno e la buona volontà individuali.
Una volta laureata, mia cugina non è rimasta disoccupata a lungo, ha trovato lavoro abbastanza in fretta. E anche se l'ambito in cui l'ha trovato non era molto attinente con il suo percorso di studi, c'è da dire che la laurea in Belle Arti l'ha aiutata a mantenerlo a tempo indeterminato e a farsi apprezzare, dato che comunque in quel particolare impiego erano coinvolti aspetti artistici e decorativi.
A questo punto credo sia necessario dare qualche avvertimento ai futuri studenti interessati ai corsi più classici che necessitano di consigli e che eventualmente suppongano che frequentare un'Accademia di Belle Arti sia il trampolino di lancio per aprire mostre di quadri e/o di sculture facilmente. No, non lo è affatto, se lo studente neolaureato non ha tanti, ma tanti soldi da investire in proposito o non è un figlio d'arte. Senza parentele nè amicizie influenti nessuno vorrà investire in quel che, trattandosi di un perfetto sconosciuto, teme essere a fondo perduto. Da questo punto di vista la strada è lunga e tortuosa e quindi, se il proposito nello studiare arte è quello di aprire mostre personali è necessario prepararsi ad anni e anni di sacrifici. Se invece l'idea è quella di trovare un lavoro che soltanto coinvolga meri aspetti artistico-decorativi, dovrebbe essere più facile, anche se al giorno d'oggi gli impieghi facili sono pressochè inesistenti. Qualunque sia l'università alla quale si avrà accesso, a meno che non si tratti di medicina e in parte di ingegneria, al giorno d'oggi è impensabile aspettarsi di trovare un impiego attinente al proprio percorso di studi. Spesso ci si deve pure preparare ad anni di disoccupazione. La crisi picchia forte e accontentarsi è la parola d'ordine. Di questi tempi ben pochi, alla fine, possono veramente vantare di riuscire a lavorare nell'ambito in cui hanno studiato, a meno che non siano medici o ingegneri. Ai laureati all'Albertina dovrebbe poi essere aperta la strada dell'insegnamento delle materie artistiche, come è avvenuto per la sorella della mia amica, che è diventata insegnante. Non credo però che quest'altro percorso sia facile, qualora caratterizzato da molta concorrenza e tenendo in conto le novità legislative sulla scuola, ma è comunque attinente al percorso di studi e senz'altro meno travagliato della strada prettamente artistica. Insomma, credo sia bene informarsi dettagliatamente e valutare prima di decidere. Ecco perchè ho dato la spunta all'indeciso.
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