Sulla strada giusta.
Mi è capitato per caso di vedere questo film, ispirato dalla presenza di Hawke, l'ho guardato e mi è piaciuto nella sua semplicità e intensità.
Il film racconta la storia di Russell, un uomo che esce di prigione dopo essere stato dentro per 21 anni e prova a trovare la sua strada con difficoltà ad adattarsi ad un mondo nuovo che è cambiato, ma in cui esistono ancora le ingiustizie e restano impunite. E lui trova una bimba in un cassonetto e tenta di occuparsene, ma non è facile e ci sono delle leggi.
Un Ethan Hawke intenso disegna un personaggio logorato dalla vita che apre pian piano gli occhi dinanzi ad un mondo nel quale è rimasto solo e trova difficoltà nell'inserirsi. Ethan dimostra di non essere ancora finito e poter dare grand spessore ad un ruolo, anche in un film semplice e lineare come questo.
Un film carico di speranza che dà a tutti una seconda chaces e, sullo sfondo, mostra un'altra faccia del rigido bigottismo americano, ossia la legge californiana dei "tre strikes", se infrangi una legge, anche la più insulsa, per tre volte finisci inc arcere per vent'anni. Ed è questa la storia di Russell che esce dopo aver scontato vent'anni di carcere per possesso di una piccola quantità di marjuana senza nesusno sconto ed esce in un mondo dove ormai è praticamente legale.
Anche questa è l'America.
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