Edizione 2018 di A State of Trance
Era da un bel po' di tempo che non ascoltavo gli album classici di A State of Trance editi dal dj Armin Van Buuren. In questi ultimi anni ho più che altro ascoltato le edizioni di Ibiza e Yearmix, nonché tutti quelli speciali sempre di questo dj, anche se sostanzialmente lo stile e il genere non cambiano, diciamo vengono inseriti brani provenienti dalle più svariate compilation note a livello sia continentale che intercontinentale. Ho avuto modo di ascoltare questo tipo di album lo scorso fine settimana durante l'ennesimo giro in Toscana e assieme A State of Trance Ibiza 2020, il tutto in un unico cd masterizzato, con conseguente risparmio rispetto alla scelta di prenderlo sul sito di Amazon.
Il design della copertina è ottimo in tutto e per tutto, visto e considerato che raffigura proprio il dj Armin Van Buuren, il tutto in uno sfondo scuro che evoca senza dubbio uno dei suoi tanti concerti di musica trance che riunisce tutti i brani di questa compilation, mixati come meglio non si potrebbe e il cui livello aumenta nel caso in cui si ascoltino in versione live anziché in versione cd. In tutto sono 42 tracce suddivise in due cd. Ciascun cd ha ben 21 tracce, tutte quante da ascoltare, elencarle tutte è quasi impossibile perché sono veramente tante, ma posso senz'altro citare quelle che mi hanno colpito di più in assoluto durante l'ascolto attraverso l'autoradio a mp3 della macchina.
Il primo cd inizia dunque con The last Dance, un brano che è tutto un programma, edito da Armin Van Buuren in collaborazione con un altro dj, vale a dire Shapov e a seguire abbiamo un altro brano altrettanto interessante, ossia Yalung e quindi Cyclone che, tradotto in italiano, almeno secondo il mio punto di vista, può essere un ciclone di musica trance che si sussegue in un album di questo calibro. Reputo altrettanto interessanti anche Bridges e quindi Bergen, il quale può essere un chiaro riferimento, da come dice il nome, alla seconda città della Norvegia come Oslo, un luogo ideale anch'esso per poter ascoltare nel miglior modo possibile la musica trance di Armin Van Buuren, specie nei periodi di fine anno.
Anche il secondo cd in un certo senso è sulla falsariga del primo, si inizia con un brano davvero singolare, vale a dire Mowgli, che evoca il personaggio principale del Libro della giunga e metterlo nell'ambito di una compilation di musica trance mi risulta una mossa più che azzeccata. The future è a dir poco spettacolare, così come lo è Midnight, che fa pensare che la musica trance è adatta ad essere ascoltata nel pieno di una serata di un fine settimana e non soltanto tramite una normale autoradio dell'automobile durante un lungo tragitto. Il remix di Fireflies è unico nel suo genere, uno dei migliori della musica trance del 2018, anno sicuramente prospero.
A State of Trance edizione 2018 dunque è un album veramente spettacolare e che a me è piaciuto molto e spero quanto prima di ascoltarne altri del periodo, sia degli anni precedenti che di quelli successivi. Superfluo sottolineare che questo tipo di musica è un toccasana per gli amanti del genere come me, peccato che in giro si trovi poco, almeno dei negozi del territorio in cui risiedo, ma cercandola con pazienza su internet, si possono reperire tutte queste compilation che tengono compagnia durante i lunghi tragitti in autostrada, rendendoli di conseguenza meno noiosi e quindi più piacevoli da affrontare. Il giudizio su questo album di musica trance non può che essere positivo e lo consiglio proprio a tutti.
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