Razzabastarda...
Ho guardato questo film in quanto è il primo di Alessandro Gassman come regista: è un film del 2013 in bianco e nero sul mondo degli emigrati e si svolge nelle periferie degradate di una città laziale.
Gassman non è solo il regista, è anche lo sceneggiatore e ne è il protagonista principale: è infatti Roman, mezzo rumeno e mezzo zingaro che a Roma si arrabatta facendo molti mestieri tutti ai limiti o al di là della legge e finisce anche con l'essere un pusher. Ha un figlio per cui stravede e che vorrebbe seguisse una strada ben diversa dalla sua e vivesse in modo più tranquillo e sicuro. Nicu, il figlio, ama il padre, ma nello stesso tempo se ne vergogna e vorrebbe condurre un'altra vita, ma nella sua testa intravede un'unica strada, quella sbagliata di sfidare il padre e rubargli la merce.
Non mi è piaciuto molto l'accento storpiato dato da Gassman al suo personaggio ed una recitazione che forse era in parecchi casi al di sopra delle righe. Su tutto mi è parso dominare il senso dell'ineluttabilità del destino, perchè in quanto razzabastarda la strada è una sola....
Interessante e per adulti.
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