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3 Opinioni per Blu quasi trasparente - Ryu Murakami
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  • filicolorati
    opinione inserita da filicolorati il 09/05/2020
    ci tengo a precisare che non è quel Murakami. Tanto è meravigliosamente onirico, leggiadro, a volte persino narrativa mente ermetico il Murakami di “L’uccello che girava le viti del mondo” e “Kafka sulla spiaggia”, tanto si posiziona su un piano assolutamente antitetico questo Murakami. Mi sono limi...
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    noooo
    non è quel Murakami. Tanto è meravigliosamente onirico, leggiadro, a volte persino narrativa mente ermetico il Murakami di “L’uccello che girava le viti del mondo” e “Kafka sulla spiaggia”, tanto si posiziona su un piano assolutamente antitetico questo Murakami. Mi sono limitato a “Blu quasi trasparente”
  • fb-656
    opinione inserita da Silvia Bollini il 08/05/2020
    Il Giappone è un paese pieno di contraddizioni, dove l’estremo pudore si affianca agli hentai e ai bukakke, la cerimonia del thè alla Yakuza, le delicate Geisha da spettacolo alle prostitute bambine. Non mi sono meravigliata quindi quando ho letto che questo libro, vincitore del Premio Akutagawa nel...
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    100%
    Il libro, scritto al tempo presente, non lascia spazio all'immaginazione. Tutto succede adesso. La vita ci passa davanti brutale e noi non siamo altro che inermi spettatori di un’autodistruzione lenta ma inarrestabile. Il libro è diretto a tutti ma nel contempo a una sola persona, e si conclude con una storia nella storia, unico spiraglio in una desolazione altrimenti totale.
    personalmente non trovati
  • millifly
    L'altro Murakami
    opinione inserita da Anonimo il 14/09/2018
    Pubblicato nel 1976 Blu quasi trasparente è il libro di esordio di Ryu Murakami, scrittore giapponese molto controverso da non confondere con il decisamente più mainstream Haryuki. Il libro, in parte biografico racconta dell’alienazione giovanile, con un stile altamente descrittivo e a scatti che regala dei veri e propri quadri visivi per poi passare subito ad altro. Il protagonista, lo stesso Ryu diciannovenne vive in una sorta di limbo incerto del suo futuro, la sua vita scorre tra incontri promiscui droga e musica. Sullo sfondo c’è un Giappone che quasi non sembra capire i giovani, che nonostante trasgrediscano con tutto e tutti alla fine si ritrovano tristemente soli. E’ un libro molto particolare, che lascia immagini descrittive molto vivide e a tratti disturbanti. E’ un libro quasi da formazione, che segna un passaggio generazionale tra il vecchio, con valori e certezze e il nuovo oscuro e incerto. Non è un libro per tutti, molto di nicchia, visionario ed evocativo. Sicuramente c’è molto di visionario e fantasioso, ma poi in fondo non più di tanto.
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    suggestivo, descrittivo e molto particolare come stile
    non adatto a tutti