Opinione su Blu quasi trasparente - Ryu Murakami: L'altra faccia della medaglia

L'altra faccia della medaglia

08/05/2020

Vantaggi

Il libro, scritto al tempo presente, non lascia spazio all'immaginazione. Tutto succede adesso. La vita ci passa davanti brutale e noi non siamo altro che inermi spettatori di un’autodistruzione lenta ma inarrestabile. Il libro è diretto a tutti ma nel contempo a una sola persona, e si conclude con una storia nella storia, unico spiraglio in una desolazione altrimenti totale.

Svantaggi

personalmente non trovati


Il Giappone è un paese pieno di contraddizioni, dove l’estremo pudore si affianca agli hentai e ai bukakke, la cerimonia del thè alla Yakuza, le delicate Geisha da spettacolo alle prostitute bambine. Non mi sono meravigliata quindi quando ho letto che questo libro, vincitore del Premio Akutagawa nel 1976, è stato definito “il libro che ha sconvolto il Giappone“, forse proprio perchè per la prima volta qualcuno osava parlare dell’altra faccia della medaglia di una società ordinata e limpida: al contrario della la scrittura onirica e delicata dell’altro Murakami, Haruki, o di Banana Yoshimoto, qui troviamo la crudeltà sbattuta in faccia ed esposta fino all’osso.

L’autore, che è anche protagonista del libro, ci porta nel microcosmo di una generazione perduta, il naturale frutto di una guerra persa, in un’assurda e profonda cavalcata in una coscienza perennemente alterata dalle droghe. I protagonisti sono ragazzi senza pace e senza limiti, che affogano i loro stomaci sottosopra in un’altro bicchiere di alcool, in un’altra pasticca di Nibrole, in un’altra siringa. Le loro allucinazioni diventano realtà pericolose, alterando la loro umanità, rendendoli violenti con sé stessi più che col mondo, alla continua ricerca di un distaccamento dalla realtà, irragionevolezza di vite buttate perché nate senza futuro.

L’atmosfera sudicia e nauseabonda ci pervade, vomito, alcool, cibo andato a male, piedi sporchi e puzza di sudore, orge consumate su un pavimento ricoperto di qualsiasi tipo di rifiuto, copri concessi ai soldati americani senza amore e senza ribellione. Giorni che passano uno uguale all'altro in un continuo grido di dolore che ormai non è più un grido, ma piuttosto una rassegnata e forse inconsapevole accettazione dello stato delle cose, dove l’alterazione dovuta alle droghe diventa la realtà, e la “vera” realtà rimane solo una trama confusa in sottofondo.

Unico punto di luce in questo buio torpore è proprio Ryu, che “vede il mondo con gli occhi di un bambino”, che ha una città nella sua testa che cresce e pulsa, che vive come in un sogno distorto ammantando tutta la storia di quel lato profondo e onirico tanto caro agli scrittori Giapponesi.


Il libro, scritto al tempo presente, non lascia spazio all'immaginazione. Tutto succede adesso. La vita ci passa davanti brutale e noi non siamo altro che inermi spettatori di un’autodistruzione lenta ma inarrestabile. Il libro è diretto a tutti ma nel contempo a una sola persona, e si conclude con una storia nella storia, unico spiraglio in una desolazione altrimenti totale. Un libro dritto come un pungo nello stomaco senza fronzoli, senza stereotipi, senza psicanalisi, senza stile, senza movente. Bellissimo.

Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.

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Altre opinioni degli utenti su Blu quasi trasparente - Ryu Murakami

  • filicolorati
    opinione inserita da filicolorati il 09/05/2020
    ci tengo a precisare che non è quel Murakami. Tanto è meravigliosamente onirico, leggiadro, a volte persino narrativa mente ermetico il Murakami di “L’uccello che girava le viti del mondo” e “Kafka su...
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    noooo
    non è quel Murakami. Tanto è meravigliosamente onirico, leggiadro, a volte persino narrativa mente ermetico il Murakami di “L’uccello che girava le viti del mondo” e “Kafka sulla spiaggia”, tanto si posiziona su un piano assolutamente antitetico questo Murakami. Mi sono limitato a “Blu quasi trasparente”
  • millifly
    opinione inserita da Anonimo il 14/09/2018
    Pubblicato nel 1976 Blu quasi trasparente è il libro di esordio di Ryu Murakami, scrittore giapponese molto controverso da non confondere con il decisamente più mainstream Haryuki. Il libro, in parte ...
    Continua a leggere >
    suggestivo, descrittivo e molto particolare come stile
    non adatto a tutti