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1 Opinioni per Casa di bambola - Henrik Ibsen
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  • sheffield18
    Come in una gabbia...
    opinione inserita da sheffield18 il 09/08/2020
    In questi giorni ho ripreso in mano Casa di bambola dello scrittore norvegese Henrik Ibsen allo scopo di aiutare mia nipote nell'analisi del famosissimo testo teatrale e ancora una volta, sono rimasta colpita da Nora e dalla sua gabbia dorata, dall'intensa analisi psicologica fatta dall'autore e dall'attenzione puntata sulle condizioni della donna nella società di fine '8oo, condizioni che d'altra sono ancora una triste realtà. La protagonista è l'indimenticabile Nora: sposata con un importante borghese della città, l'avvocatoTorvald Helmer, è il giocattolo, la bambola in una gabbia dorata, la casa di cui lei praticamente è la regina-schiava. All'inizio della sua storia e per i primi otto anni di matrimonio, Nora però si muove nella sua condizione senza rendersi conto del modo in cui viene trattata, come se fosse davvero la padrona e la regina della casa, obbediente e condiscendente verso il marito che le impartisce ordini e lezioni. I protagonisti principali sono dunque il marito Torvald, la moglie Nora e Krogstad, uno strozzino: le tre vite si incrociano quando il marito diventa direttore proprio della banca in cuk Krogstad lavora. Questi allora, per paura di essere licenziato, comincia a ricattare la moglie del direttore, Nora, ricordandole quanto successo qualche tempo prima in cui la donna aveva chiesto un prestito per poter curare il marito malato, ma purtroppo falsificando la firma di suo padre. Quando la cosa arriva direttamente alle orecchie di Torvald, le cose nella -casa di bambola- cambiano di colpo: Nora non è più la donna preziosa per la rispettabilità sociale della famiglia, non è più la regina della casa, ma diventa la fonte dello scandalo che potrebbe sconvolgere la posizione dell'uomo. Tutta l'ipocrisia allora del marito, della società borghese e di quel matrimonio solo apparente crolla sulle spalle di Nora che si rende conto improvvisamente dell'apparenza in cui ha vissuto fino a quel momento col pericolo ora di essere addirittura allontanata perchè pericolosa per l'educazione dei figli. Poi Torvald convinto da un'amica della moglie che lo scandalo sarebbe ancora più terribile, “perdona”la moglie: Nora però ha ormai riconosciuto la falsità della sua situazione e non accetta più di vivere in quella sottomissione, per cui abbandona la famiglia e cerca una nuova vita altrove. L'analisi della società di fine '800, l'ipocrisia del perbenismo borghese insieme alla maturazione lenta e dolorosa di Nora sono al centro dell'opera che è attuale, purtroppo ancora molto attuale: da leggere e meditare.
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    analisi sociale e psicologica sulla società di fine '800
    nessuno