Colonia Dignidad: un affronto all'umanità
"Colonia" è un film di genere drammatico e in parte biografico del 2015. La pellicola è principalmente di produzione tedesca in collaborazione con Francia e Lussemburgo. La regia è di Florian Gallenberger, mentre la sceneggiatura è stata scritta da egli stesso con Tortsen Wenzel. La storia narrata riguarda fatti accaduti realmente negli anni '70 in Cile: una coppia di tedeschi ritorna miracolosamente in patria con una testimonianza a dir poco sconcertante e l'evento scatenato indignazione a livello mondiale. Nell'anno 1973 in Cile, per l'appunto, una giovane assistente di volo della compagnia Lufthansa di nome Lena scala in Cile, approfittando della pausa di 4 giorni prima del volo successivo la ragazza decide di trascorrere il tempo a disposizione con il fidanzato Daniel, anch'esso tedesco e fotografo attivista attualmente nel paese per sostenere il socialista Salvador Allende. L'11 settembre però accade qualcosa di imprevisto: avviene un colpo di stato guidato da Augusto Pinochet e nel tentativo di scappare Lena e Daniel vengono arrestati assieme a innumerevoli altri cittadini cileni e radunati in un luogo comune. Proprio qui grazie ad un informatore la polizia riconosce Daniel come collaboratore nel sostegno di Allende, inaspettatamente il fotografo viene sequestro e portato in un luogo sconosciuto a bordo di una sospetta ambulanza. Lena che invece è stata rilasciata inizia a cercare informazioni per ritrovare Daniel e ricondurlo sano e salvo a casa. Ben presto scopre che il suo amato è stato deportato all'interno della colonia Dignidad: comunità misteriosa guidata da un pastore. La giovane donna decide così entrare nella colonia e al suo interno scopre abusi e soprusi aldilà di ogni immaginazione. Ho visto questo film dopo alcuni tentennamenti alcuni giorni fa e devo dire che come immaginavo sono rimasta colpita, non so dire esattamente se piacevolmente o meno. La storia narrata è molto forte e descritta in modo completo e ineccepibile, fatto dal quale si può dedurre il grande lavoro realizzato per la produzione del film a partire dal regista fino ad arrivare dagli attori. La performance di Emma Watson e di Daniel Brühl, nei ruoli principali, è di eccellente qualità a mio parere. Sapevo grazie ai suoi lavori precedenti della bravura di Watson, la sua partecipazione in questa pellicola è senza dubbio un elemento vincente. Altre fattori di realizzazione, a mio parere da premiare, sono: i costumi, perfettamente compatibili con le foto reali rinvenute delle persone trattenute nella comunità e le scenografie, anch'esse fedelmente riprese fino nei particolari dalla vera colonia Dignidad. Devo affermare, in conclusione, che questo film mi ha aperto la visuale su uno scandalo e un vero e proprio affrontare all'umanità su uno spaccato che non conoscevo, consiglio la visione a tutti coloro che come me non sapevano di questo tremendo avvenimento.
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