Qualità controllata
Anche Zucchero (Fornaciari) a poche settimane dalla fine del 2020 esce sul mercato con un album per l'etichetta Universal, precisamente ZUCCHERO Sugar Fornaciari D.O.C., il quattordicesimo in studio e subito pronto a scalare le classifiche di vendita.
Il titolo D.O.C. è un acronimo, cioè “Denominazione d'origine controllata” e vuole esprimere l'alta qualità di musica e testi di questo nuovo album. Comunque, scherzando, Zucchero dice di essersi accorto in un secondo tempo (quando la frittata era fatta) che DOC è anche la sigla acronima di Disturbo Ossessivo Compulsivo.
La cover è affascinante e direi quasi ipnotica: non riporta la fotografia di Zucchero, ma al centro c'è un cerchio dentro cui si intuisce un paesaggio, un campo di sorgo con un sole fortissimo, ma in realtà a me sembra l'occhio di Al9000, il celeberrimo computer di 2001 Odissea nello spazio.
Il disegnatore della cover Paolo De Francesco mette sullo sfondo un drappo verde con panneggi: il cerchio in realtà è la parte interna di un girasole attorno a cui ci sono tutti i simboli cari a Zucchero, compresa la sua tuba, una vanga, una chitarra, delle ali di angelo e delle corna da diavolo, due bacchette di batteria, e profonde radici che scendono al di sotto.
L'album è stato pensato e costruito nella sua Toscana, per la precisione a Pontremoli, poi registrata tra Los Angeles e San Francisco con l'apporto di altri artisti come per esempio Francesco De Gregori.
La tracklist dell'album è la seguente:
Spirito Nel Buio
1. Soul Mama
2. Cose Che Già Sai ft. Frida Sundemo
3. Testa o Croce
4. .Freedom (l'album più ricercato ed attuale)
5. Vittime del Cool
6. Sarebbe Questo il Mondo
7. La Canzone Che Se Ne Va
8. Badaboom (il Bel Paese)
9. Tempo Al Tempo
10. Nella Tempesta
11. My Freedom (Bonus Track)
12. Someday (Bonus Track)
13. Don’t Let It Be Gone ft. Frida Sundemo (Bonus Track)
Le canzoni appartengono a diversi generi, rock, soul e gospel e brani più lenti, con l'appoggio della forte componente dell'elettronica, il tutto visto e rivisto e rivisto ancora con una cura quasi maniacale per i particolari. Ascoltando con attenzione l'album, ci si accorge che Zucchero è alla ricerca di una nuova strada, di nuove vie, nuovi sound in un progetto musicale davvero di spessore.
I temi sono la libertà, l'impegno sociale e i problemi di questi difficili mesi senza la preoccupazione di offrire preconfezionate soluzioni, ma di presentare ciò che vede con le sue idee e i suoi sentimenti, affermando con malinconia che non era questo il mondo che sognava da bambino.
Oltre a Freedom forse la più sentita ed importante per l'obiettivo che vuol perseguire, ecco Badaboom, canzone ritmica sullo stile di Tom Jones che parla della nostra Italia, il Paese che abbiamo ricevuto con i suoi problemi, mafia, corruzione, intrighi di ogni tipo, il tutto come un rimprovero da padre che vuole redimere il figlio.
L'album in conclusione si presenta moderno, autentico, pieno di voglia di rinascita, vivo, ricco di emozioni con un'anima decisamente elettronica: il messaggio che ci arriva attraverso le diverse canzoni con un linguaggio molto semplice e concreto è la possibilità di convivere con una buona tranquillità ritornando ad un atteggiamento diverso rispetto a quello ormai abituale, ad un confronto senza insulto e ad un maggior rispetto dell'altro, chiunque esso sia.
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