• 1 persona su 1 lo consiglia
Scrivi la tua opinione
  • testi
  • musica
  • prezzo
1 Opinioni per Gigi D'Agostino - L'amour toujours II
Ordina per
Visualizza opinioni
  • locusta91
    Melodie intense e ritmi adeguati, uno dei miei preferiti album di Gigi...
    opinione inserita da Anonimo il 20/01/2018
    Questo è l'album di Gigi D'Agostino uscito nel 2004, e continua ad esser tra i miei preferiti. È facilmente reperibile sia in digitale sia sotto forma di CD, almeno su Internet. Certi "puristi" del suono anni '90 del producer che volevano uno stile identico ai primi album, cioè "mediterranean progressive", erano stati delusi per il grande cambiamento di stile musicale. È sempre musica elettronica si, ma è più curata la fase melodica grazie a collaborazioni con capaci producer/compositori. Lo considero comunque uno dei suoi album più riusciti. Dalla tracklist di questi 2 CD si nota subito la presenza di qualche brano in doppia versione. Come non citare i vari brani che venivano pure trasmessi in radio, come "I Wonder Why", in questo disco con una versione pop dalla ritmica ed arrangiamento piuttosto originale e melodico. Senza parlare di "Wellfare", nella veste melodica e sognante che preferisco... Stupendo il brano "On Eagle's Wings". Diciamo che ho cominciato ad apprezzarla di più quando ho letto il testo e saputo che l'originale di Michael Joncas, è ispirata al Salmo 91 e Isaia 40:31. Cantata con gran convinzione "Nothing Else", brano che trovo di gran impatto, seppur solamente melodico e privo di ritmo dance. Dal genio creativo di Molto Folk, ovvero Carlo Montagner, la prima traccia del secondo disco è il remix di Gigi del suo brano, piuttosto melodico e d'atmosfera. Ascoltarlo ancora è come la prima volta, uno di quei brani dance sempre verdi. Passiamo poi alla più bella versione per me di "Summer of Energy", in collaborazione con i Datura. La melodia riprende la famosa opera "L'Inverno" (Le Quattro Stagioni)" di Vivaldi. Uno dei lavori più melodici ed intensi del doppio disco e di tutta la discografia di Gigi Dag, è questa versione orchestrale di "Percorrendo", per me. Una "colonna sonora" da ascoltare con delle cuffie di qualità. Ha un crescendo di melodia e di emozioni notevole. So che il tocco di questo brano è anche dell'eccellente compositore/producer Ruben Paganelli e Pandolfi. "Tangology" è un brano che sottovalutavo nei primi anni. Seppur sia prodotto grazie anche alle mente di Ruben Paganelli, è uno di quei brani dance e nello stesso tempo "folkloristici" che più apprezzo di questo doppio album. Segnalo poi la ritmata e coinvolgente cover in chiave dance di "Bolero" e l'eccellente versione (purtroppo breve) di "The Rain", melodica e allo stesso tempo potente, ma anche la psichedelica "Toccando le nuvole"... Son tutti pezzi che ascolto con piacere ancor oggi, seppur abbia attualmente svariati orizzonti musicali e perciò il vecchio Gigi è un pò in secondo piano. Fondamentale per la realizzazione di questo album, come è indicato nel booklet, è stata la collaborazione con questi talentuosi musicisti/producer. È di certo uno dei miei album preferiti di Gigi, seppur a differenza di precedenti lavori, sono ben 13 in brani relativamente non ballabili, con uno stile pop/elettronico/orchestrale. I restanti 14 sono invece nello stile melodicamente danzereccio, come Gigi ci ha ben viziato in quegli anni... Consigliato, dopo quasi 14 anni...
    Segnala contenuto
    Piuttosto ricco e variegato; stile più melodico e diverso dei precedenti; recuperabile facilmente
    Qualcuno non aveva digerito questo cambio di stile, talvolta quasi "pop"