Opinioni Henry Pool Lassù qualcuno ti ama

Henry Pool lassu' qualcuno ti ama è un bel film interpretato da Luke Wilson fratello del ben piu' noto Owen Wilson, il protagonista è Henry Poole un uomo che si ritira a vita privata dopo aver saputo di avere poche settimane di vita. Si licenzia, lascia la fidanzata e decide di ritornare nel suo quartiere dove aveva ricordi felici della sua infanzia, arrivato dopo qualche tempo cominciano a capitare cose strane e singolari come una grossa macchia in cielo sopra casa sua. Una vicina ispanica comincia a mettere in giro che la macchia che appare è la faccia di Gesu' contribuendo a spargere la voce in tutto il quartiere e ben presto la casa diventa un luogo di culto e di pellegrinaggio facendo si che la tranquillità dell'uomo finisca. Comincia a vedere la vita sotto un altro angolo anche grazie al fatto di avere contatti giornalieri con una vicina la cui figlia non parla causa un trauma, la sua vita cambierà. Il suo pessimismo avvalorato dal cartello con la scritta "Herry Poole were here" che lui esponeva diverrà in breve "Harry Poole is Here" a riprova della gioia ritrovata.
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Film minore del 2008 con protagonista Luke Wilson, fratello del più conosciuto Owen, che però non ha mai avuto quello slancio per essere una grande star di Hollywood finendo per avere una prolifica carriera mai in primo piano. Il film non è propriamente una commedia nei termini classici del genere quanto piuttosto un genere misto che affronta in maniera sarcastica anche temi come la fede e la spiritualità ma soprattutto il dover affrontare la morte senza facilismi. Henry è un uomo che lascia tutto dopo la scoperta di una malattia terminale decidendo volontariamente di lasciarsi morire. Vive in una squallida casa in periferia circondato da immigrati ispanici. Quando una donna troverà una strana figura all’interno di una macchia di umidità sul muro dell’uomo nulla sarà più lo stesso. Tra vero o faceto il film fa riflettere e affronta temi e domande che tutti almeno una volta nella vita si sono posto. Non così scontato come si potrebbe pensare.
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Luke Wilson è uno degli attori non molto conosciuti del quale guardo i film perchè sono sempre curiosi e divertenti, come questo. In questo film interpreta il ruo di Harry Poole, un uomo al quale viene diagnosticato un male incurabile e gli restano poche settimane di vita, così decide di aspettare la morte in casa abbuffandosi e guardando la tv. Il suo piano sembra filare lisco, ma una vicina impicciona scopre che sul muro esterno di casa di Harry c'è una strana macchia che sembra avere la forma di Gesù... Ancora una volta Wilson interpreta una commedia sarcastica e particolare, un genere di nicchia nel quale sembra essersi specializzato, stavolta dissacrando un tema sacro, ecco perchè non credo che questo sia un film adatto proprio a tutti. Lui riesce a interpretare al meglio questi ruoli con i suoi personaggi sempre un pò spaesati e sopra le righe che reagiscono all'assurdo in maniera bizzarra. A me mi ha molto divertito e se vi piace vi consiglio di andare a recuperare alcune commedie misconsociute con questo attore.
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Questo film all'inizio non mi ispirava molto sia per l'attore protagonista sia per l'ambientazione, le prime scene mi sembravano noise e i personaggi poco interessanti, ma poi quando la trama si avvicina alla questione principale diventa sempre più coinvolgente. La storia è quella di un uomo depresso e con una malattia grave che si trasferisce dove è cresciuto e che vuole aspettare in solitudine e tranquillità la morte. La solitudine viene spazzata via dalla vicina di casa Esperanza una donna amichevole ma invadente che ha un certo punto crede di vedere in una macchia improvvisamente apparsa sul muro il volto di Gesù. La casa di Henry diventa luogo di interesse per tutto il vicinato e lui sarà costretto ad conoscere le strane persone accanto a lui riscoprendo interesse nella vita. Il film che è lento all'inizio e con un attore protagonista che non è noto per film di livello, porta a fatti e personaggi un po' surreali ma che poi provocano interesse. Lo spettatore fa lo stesso percorso del protagonista passa dalla apatia iniziale e un certo fastidio a un sempre crescente interesse e comprensione per le vicende dei vari personaggi . Non è un capolavoro e il finale un po' prevedibile ma è interessante, piacevole da un certo punto in poi e molto concentrato sui rapporti umani e sull'avere fede. Io consiglio di dargli una possibilità.
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