SENZA INFAMIA E SENZA LODE
Tendenzialmente io tendo a snobbare bellamente le raccolte di racconti. Però devo dire che questa non mi è dispiaciuta affatto. Ho trovato i primi racconti decisamente sotto tono, mentre dalla secondo metà in poi li ho trovati di un livello superiore (alcuni sono delle vere e proprie chicche). La scrittura di Murakami è sempre stupenda, ha la capacità di catapultare il lettore all'interno della storia praticamente da subito, fornendogli in poche righe un quadro completo, a tutto tondo, del setting e dell'atmosfera in cui è ambientata. Il "genere" di questi racconti è quanto mai variegato e spazia ampiamente all'interno del repertorio tipico e familiare di Murakami. Ci sono racconti che però mi sono piaciuti di più, e altri che mi sono piaciuti decisamente di meno (o che non mi sono piaciuti affatto). Alcuni dei miei preferiti, o che per qualche motivo mi sono rimasti particolarmente impressi, sono: Birthday girl, Lo specchio, Il tuffetto, Nausea 1979, Nell'anno degli spaghetti, Splendore e decadenza delle ciambelle a cono, La pietra a forma di rene che si spostava ogni giorno. Posso quindi dire che questo libro nel complesso mi è piaciuto ed è stato un valido compagno di viaggio durante la preparazione di un esame universitario davvero tostissimo ed importante. La formula del racconto in questo caso si è rivelata davvero azzeccata e vincente, proprio quello di cui avevo bisogno. E poi, che ve lo dico a fare: Murakami è sempre Murakami.
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