il dramma del nazismo visto da occhi innocenti
Un dramma duro e spietato coerente al disastro storico del nazismo.
Se nel classico nostrano "La vita è bella" si parlava di un fittizio gioco invntato da un padre per nascondere l'orrore del nazismo, qui la prospettiva è impersonata dall'innocente sguardo di un bambino, figlio di un nazista. Invece delle storie inventate del padre/Benigni al figlio per nascondere la realtà di quel periodo storico, qua si sentono un altro tipo di "storielle" e propaganda malvagia. Una specie di somiglianza con il capolavoro italiano, è che lo stesso bambino protagonista, equivoca da solo, ad esempio, i numeri di matricola dei campi di concentramento come se facessero parte di un "gioco".
Insomma, questo è una fotografia del dramma di quel periodo storico, visto dagli occhi innocenti di un bambino. Il co-protagonista è il "bambino con il pigiama a righe", che è appunto il fanciullo ebreo internato nel campo di concentramento, con cui il protagonista farà conoscenza. Diventeranno amici in segreto, seppur il clima propagandistico tedesco farà di tutto per allontanare i cuori sensibili ai presunti "rifiuti umani"...
Il crudo e tragico finale, fa fare un applauso al film, sentimentalmente ed emotivamente intenso. È ben recitato, e da quel che so, è stato comunque reso coerente al periodo nazista. È la seconda volta che lo vedo, e lo considero comunque uno dei più bei film che trattano il tema nazista. Da vedere anche nelle scuole, direi...
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