Rispetto per il cammino.
Il Cammino di Santiago è molto conosciuto in Europa e coinvolge persone di tutto il mondo, così, quando ho visto che volevano farne un film gli americani pernsavo che lo avrebbero dissacrato, invece sono riusciti a farne un bel film.
Il protagonista è Tom, un oftalmologo americano che passa la vita fra lavoro e studio, ma che un tragico giorno riceve la notizia della morte del figlio sui Pirenei.
Vola a prelevare la salma e scopre che stava percorrendo il Cammino, così decide di farlo lui stesso e spargere le sue ceneri lungo il percorso.
Martin Sheen si dimostra all'altezza del compito e realizza un personaggio vero che rispetta il Cammino che ogni anni migliaia di pellegrini percorrono.
Un personaggio che matura pian piano il significato di un viaggio iniziato come missione che "matura" come viaggio e riflessione personale solo durante il percorso, il tutto con estrema naturalità.
Una regia sobria e stupenda che riesce a dare un forte connotato personale al viaggio e un profondo realismo, senza esasperare nè esagerare nè americanizzare, ma anche senza scendere troppo nello spirituale nè nel documentario esagerando i paesaggi, ma mostrando solo il viaggio esteriore e interiore del protagonista.
Splendido film, lo consiglio.
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