Opinioni Il cammino per Santiago

Il Cammino di Santiago è molto conosciuto in Europa e coinvolge persone di tutto il mondo, così, quando ho visto che volevano farne un film gli americani pernsavo che lo avrebbero dissacrato, invece sono riusciti a farne un bel film. Il protagonista è Tom, un oftalmologo americano che passa la vita fra lavoro e studio, ma che un tragico giorno riceve la notizia della morte del figlio sui Pirenei. Vola a prelevare la salma e scopre che stava percorrendo il Cammino, così decide di farlo lui stesso e spargere le sue ceneri lungo il percorso. Martin Sheen si dimostra all'altezza del compito e realizza un personaggio vero che rispetta il Cammino che ogni anni migliaia di pellegrini percorrono. Un personaggio che matura pian piano il significato di un viaggio iniziato come missione che "matura" come viaggio e riflessione personale solo durante il percorso, il tutto con estrema naturalità. Una regia sobria e stupenda che riesce a dare un forte connotato personale al viaggio e un profondo realismo, senza esasperare nè esagerare nè americanizzare, ma anche senza scendere troppo nello spirituale nè nel documentario esagerando i paesaggi, ma mostrando solo il viaggio esteriore e interiore del protagonista. Splendido film, lo consiglio.
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Camminare sul Camino de Santiago è il sogno di molti escursionisti, vagabondi e cercatori. Questo film ci porta sul Cammino di un padre strappato alla sua vita sicura quando suo figlio muore durante la prima tappa del viaggio. Lo seguiamo mentre decide di finire la passeggiata di pellegrinaggio di s...
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Da un film americano sul cammino di Santiago mi aspettavo esagerazioni, paesaggi spettacolari, discorsi drammatici sul senso della vita, scene strappalacrime; per fortuna non è proprio così. Il film è più pacato e Charlie Sheen è con i suoi sguardi, perché parla poco ma da l'idea delle emozioni prov...
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Un medico perde il figlio viaggiatore, cui non ha avuto un rapporto particolarmente comprensivo. Lui aveva intenzione di andar a far un pellegrinaggio. Decide perciò di farlo cremare e di cominciare il pellegrinaggio e concluderlo assieme alle ceneri del figlio, per simbolicamente riuscire a far concludere il percorso del figlio. Forse pure con un modo di poter far assieme a qualcosa, come per cercar di compensare il tempo perduto, con il figlio non più presente. A parte l'aspetto vagamente religioso, è un film tendenzialmente commovente ma comunque tendente ad evidenziare maggiormente i toni speranzosi e ottimisti. Interessante che il regista è proprio colui che recita la parte del figlio morto, mentre il suo vero padre interpreta il protagonista della pellicola. Seppur sia lungo 2 ore, e costellato da varie scenografie che potrebbero ricordare un documentario, è stato per me un film abbastanza interessante, seppur in genere preferisco film più dinamici.
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