il regalo di compleanno più bello
Sorpresa di non aver trovato già presente tra le opinioni un pilastro della letteratura europea come il Diario di Anna Frank (è presente solo il film), ho pensato che è arrivato il momento di proporlo. Anna, nel suo diario, ricevuto per il tredicesimo compleanno e da lei considerato il regalo più bello, racconta la vita vissuta nel "retrocasa", il rifugio nella capitale olandese in cui assieme ai genitori, alla sorella maggiore e altri quattro inquilini (una coppia con un figlio che le era quasi coetaneo e un dentista sulla cinquantina), trascorre poco più di due anni. Due anni di reclusione volontaria per sfuggire alla Gestapo tedesca, perchè da ebrei sono destinati al campo di concentramento in cui il regime nazista rinchiude chi appartiene alla loro etnia. Le condizioni dell'alloggio sul retro dell'azienda di cui il papà di Anna è comproprietario non sono esattamente ideali a ospitare otto persone che non ne possono mai uscire, pena l'arresto immediato: ciononostante la piccola scrittrice riesce a trovarvi comunque una certa qual spensieratezza, complice la freschezza dell'adolescenza. Un libro che in tempi di reclusione da coronavirus ha parecchio da insegnare anche a noi. La prima volta in cui ne ero stata a contatto facevo le medie e da allora lo annovero tra la mia letteratura preferita. La copertina della mia copia è esattamente questa della foto. Lo consiglio senz'altro.
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