Io no arma!
Ah, i feels dell'infanzia! Questo è uno di quei cartoni un po' divertenti, un po' riflessivi, un po' strappalacrime con cui è cresciuta la mia generazione e mi sembra giusto farne una recensione.
Datato 1999 e prodotto dalla Warner Bros (per cambiare un po': non esistono solo Disney e Dreamworks), è ambientato nel 1957. Uno strano robot di metallo, che mangia altro metallo e non si sa da dove sia venuto, cade dal cielo al largo delle coste di un paesino del Maine, dove il giovane Hogart vive con sua madre.
L'incontro casuale di questo enorme alieno e del ragazzino darà il via a un'amicizia molto particolare, un continuo tentativo di comunicare, di apprendere le reciproche differenze e anche di sfuggire alla paura e alla brama del genere umano. Siamo infatti in piena guerra fredda e il governo statunitense, incarnato dalla figura dell'odioso ispettore Kent Mansley, non vedrebbe di buon occhio la presenza di un robot di 30 metri venuto dallo spazio.
Ci sono dei momenti veramente esilaranti (la preghiera prima di mangiare...guardatelo e saprete di che parlo); altri che fanno più intristire e riflettere, fino al finale che vi vedrà coi goccioloni agli occhi.
Intelligente, fluido, commovente e parecchio edificante per bambini e ragazzi. E adulti, ovviamente: lo riguardo periodicamente e ogni volta mi piace come la prima.
Menzione d'onore al personaggio di Dean: se fosse stato un film con attori in carne e ossa avrebbe vinto un premio per la miglior parte da non protagonista.
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