Opinione su Il nome della rosa - Umberto Eco: Una Rosa tra gli eretici: Il Nome della Rosa

Una Rosa tra gli eretici: Il Nome della Rosa

14/07/2016

Vantaggi

Ottima possibilità di entrare nella mentalità dell'uomo medievale

Svantaggi

La lingua può costituire un osso piuttosto duro per parecchi


I primi viaggiatori inglesi che venivano in Italia per il "Grand Tour", dicevano di temere essenzialmente tre cose: il caldo, i briganti, e la Santa Inquisizione. Per quanto riguarda il caldo, essi si difendevano programmando il loro viaggio in Italia d'inverno; dai briganti si difendevano viaggiando armati e in gruppi numerosi, mentre dalla Santa Inquisizione ci si difendeva standosene zitti, senza entrare in discussioni di carattere religioso.

Veniamo ora al "Nome della Rosa" di U. Eco. A quanto mi consta, Eco si era laureato con una tesi su San Tommaso: pertanto egli conosceva a menadito la mentalità religiosa del Medioevo. Se per un inglese, per di più protestante, era facile "saltare" la Santa Inquisizione con il silenzio, meno facile era non incapparci dentro per un uomo del Medioevo, la cui vita intera era scandita dalla religione. In genere il Medioevo pullulava di eretici, e molti tra di essi erano frati. Basti pensare che uno dei movimenti ereticali più pericolosi per la Chiesa fu quello appunto guidato da un frate, il famoso Fra' Dolcino, che fu catturato e giustiziato dopo anni di lotte incessanti contro di lui e i suoi seguaci.

L'ambiente fratesco, in cui Eco fa muovere i suoi personaggi, era dunque un vero semenzaio di eresie, e l'abilità dei protagonisti, veri Sherlock Holmes del Medioevo, stava nella loro capacità di intuire quali idee passassero per la testa dei frati nel cui monastero erano condotte le indagini. Come dicevamo sopra, Eco era un grande conoscitore della mentalità religiosa medievale, nonché un esperto lettore di antichi manoscritti medievali che gli offrirono lo spunto per scrivere il suo "Giallo" ambientato nel Medioevo, con i protagonisti che dimostrano grande scaltrezza e cultura nel tentare di individuare le probabili idee ereticali stabilitesi nel monastero.

Direi che il punto focale del romanzo ruota tutto quanto intorno al fenomeno delle eresie medievali, contro le quali la Chiesa del tempo mise in campo tutti i suoi uomini migliori, e i più dotati di cultura teologica, in grado pertanto di comprendere, anche dai più piccoli accenni, se in un determinato ambiente si era sviluppata una qualche "devianza" ereticale.

Quanto alla lingua, è indubbio che Eco cercò di essere il più aderente possibile al linguaggio medievale, che tuttavia oggi può creare problemi di comprensione. Direi che, tutto sommato, si trovano in una posizione più avvantaggiata i lettori stranieri, che leggono il romanzo in traduzione. Comunque sia, il Nome della Rosa fu e resta un prodotto culturale di spessore notevole, anche perché, giova ricordarlo, esso fu scritto dal più famoso e preparato semiologo d'Italia e dintorni.

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Altre opinioni degli utenti su Il nome della rosa - Umberto Eco

  • millifly
    opinione inserita da Anonimo il 13/07/2020
    Se c’è un libro che ha consacrato il nome di Umberto Eco in tutto il mondo e non solo come intellettuale di spicco in italia è Il Nome Della Rosa. Il romanzo è uno di quelli che ho letto nel periodo s...
    Continua a leggere >
    spessore, storia, scrittura
    nessuno
  • kilawik59
    opinione inserita da kilawik59 il 21/06/2020
    Dare un'opinione su un classico della letteratura italiana per di più scritto dal vulcanico Umberto Eco,è un compito a cui sento di aderire molto umilmente.Questo romanzo storico l'ho riletto parecchi...
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    lettura piacevolissima
    nessuno
  • lol80
    opinione inserita da lol80 il 15/06/2020
    Questo è un libro scritto da Umberto Eco che narra le storie attorno al 300... Umberto Eco è uno scrittore piemontese nato ad Alessandria nel 1932.. Ordinario di semiotica all università di Bologna, è...
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    Una grande opera
    A tratti può sembrare pesante
  • wilding
    opinione inserita da wilding il 11/04/2020
    Secondo quanto afferma l'autore nell’ nell'introduzione, questo romanzo non sarebbe altro che la trascrizione di un antico manoscritto trecentesco, composto da un monaco, Adso da Melk. Il contenuto di...
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    100%
    Un capolavoro
    -
  • fb-656
    opinione inserita da Silvia Bollini il 24/03/2020
    IL NOME DELLA ROSA un romanzo storico, un giallo, un saggio abbraccia un po' tutti questi generi, potrebbe sembrare un mattone pesante visto il genere ma il mistero che ci lega con un filo conduttore ...
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    100%
    Molto bello
    personalmente non trovati