Opinione su Il seme sotto la neve - Ignazio Silone: Ignazio Silone: un uomo sempre in fuga

Ignazio Silone: un uomo sempre in fuga

07/02/2019

Vantaggi

"Il Seme sotto la neve" è romanzo autobiografico, come tutti le opere di Silone. Da leggersi per capire meglio anche e soprattutto l'uomo

Svantaggi

Il romanzo non va isolato dalla produzione complessiva dello scrittore, altrimenti si perdono un po' le coordinate interpretative


Ho visto, leggendo le varie opinioni sul "Seme sotto la neve" che quanti mi hanno preceduta si sono soffermati a sufficienza sulla trama del romanzo di Silone.

Per queste ragioni mi esimo dal ripetere le stesse cose, soffermandomi invece sul fatto che, in linea generale, un po' tutti i romanzi di Silone sono "autobiografici". Silone, prima ancora che come scrittore, fu infatti un uomo che per lunghissimi anni fu costretto all'esilio per l'appartenenza al Partito Comunista (stiamo parlando degli anni '30, e cioè in piena epoca fascista).

Quindi, anche le vicende del "Seme sotto la neve" rievocano la situazione esistenziale di Ignazio Silone, il quale, è doveroso ricordarlo, fu un uomo a suo tempo molto discusso. Qualcuno disse, ma a quanto è dato sapere le cose sono tutt'altro che chiare, che avesse lavorato per la polizia segreta fascista; qualcun altro che fosse stato soltanto un "infiltrato" tra le maglie della polizia segreta per incarico "diretto" del Partito Comunista.

Comunque sia, una cosa è certa: che Silone si fece nemici potenti e da una parte e dall'altra, specialmente quando "uscì" clamorosamente dal Partito Comunista, suscitando un vespaio "nazionale". Sta di fatto che Silone era sostanzialmente un "indipendente", che mal sopportava qualsiasi costrizione da qualunque parte (politica) provenisse.

Negli ultimi anni, poi, si avvicinò molto alla religione cattolica, non facendone alcun mistero. Concludo osservando tuttavia che il personaggio Silone ebbe una vita piuttosto burrascosa, e che non tutti gli eventi di essa sono stati messi in chiaro, nonostante le indagini storiche più accurate.

Se Silone rimane per molti aspetti un "mistero", è tuttavia certo che si trattava d'un individuo estremamente indipendente, che amava non soltanto essere un uomo "libero", ma che mostrava di saper lottare "anche" per la libertà degli altri, specie di quanti (ed erano tantissimi) che non avevano gli strumenti culturali per sapersi difendere da soli.

Checché se ne dica, e nonostante i suoi errori (che probabilmente ci furono), Silone, per quanto mi riguarda, è uomo e scrittore di vaglia, dotato di forte sensibilità umana.

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Altre opinioni degli utenti su Il seme sotto la neve - Ignazio Silone

  • blase
    opinione inserita da blase il 17/07/2020
    “Non avevo mai pensato che una zolla di terra, osservata da presso, potesse essere una realtà così viva…La stranezza è giusta: sono nato qui, in campagna, e poi ho viaggiato mezza Europa, sono stato u...
    Continua a leggere >
    non so
    faticoso da leggere
  • clary
    opinione inserita da clary il 10/07/2020
    Il seme sotto la neve esce nel 1941 a Zurigo in lingua tedesca e il medesimo anno a Lugano in italiano, quando Ignazio Silone ha già raggiunto fama internazionale prima con Fontamara e poi con Pane e ...
    Continua a leggere >
    100%
    Il seme sotto la neve, pur con i limiti che ho sopra evidenziato, è talmente bello e profondo da poterlo considerare un altro capolavoro di questo grande scrittore abruzzese.
    non di facile lettura
  • kira1992
    opinione inserita da kira1992 il 16/04/2020
    E’ stata una lettura impegnativa quella del romanzo "Il seme sotto la neve" di Ignazio Silone, scritto nel 1940 durante l’esilio dello scrittore in Svizzera e pubblicato in Italia per la prima volta n...
    Continua a leggere >
    La capacità di capire così bene l'animo umano
    E’ stata una lettura impegnativa a volte pesante
  • anibas
    opinione inserita da anibas il 11/04/2020
    Il seme sotto la neve è il terzo romanzo di Ignazio Silone scritto durante il suo esilio in Svizzera, pubblicato in lingua tedesca a Zurigo nel 1941. e successivamente nel 1942 in italiano. Il protago...
    Continua a leggere >
    ben scritto
    nessuno
  • wilding
    opinione inserita da wilding il 04/01/2019
    Continua la narrazione delle peregrinazioni di Pietro Spina, il protagonista di "Vino e pane", braccato dalla polizia perché marxista e ribelle. Dapprima incontriamo il giovane in casa della nonna pat...
    Continua a leggere >
    90%
    Uno splendido romanzo
    -